Nell'estate di qualche anno addietro ho cenato da Perbellini, ristorante stellato dalla guida Michelin in quel di Isola Rizza. La famiglia gestisce dal 1900 la rinomata Offelleria e Giancarlo ha aperto un ristorante. Ero elettrizzata all'idea di gustare le loro prelibatezze perché ero certa che i dolci proposti sarebbero stati superbi. Raramente nei ristoranti la carta dei dolci è variegata quanto quella delle altre portate. Ma Perbellini è un'eccezione. E che eccezione ! Mentre scorrevo con lo sguardo l'elenco dei dolci, la moglie di Giancarlo, addetta alla sala, con fare raffinato ed elegante, vedendo che il tempo passava ed io continuavo ad indugiare sulla lista, mi precisa che, se non c'era niente di mio gradimento nel menù, avrei potuto scegliere direttamente dal carrello. Niente di mio gradimento ?!?! Ero talmente attratta da tutto che non sapevo dove far cadere la scelta. Alla fine decido per una composizione di ben nove (sia mai che mi faccia mancare qualcosa !) tra mousse e bavaresi: arte dolciaria allo stato puro, tanto che sono rimasta imbambolata con il cucchiaio in mano...perché mi sembrava un sacrilegio mangiarle. Finito che avevo di gustarmi quelle delizie, vedo uscire il cosiddetto carrello. Altro non era che un mobile antico su ruote in cui facevan bella mostra di sé una varietà indescrivibile di dolci creazioni ordinatamente esposte per tipologia: crostate, dolci cremosi, torte da forno, lievitati, sorbetti di frutta. Ero sazia, ma alla vista di quelle meraviglie non ho potuto non assaggiarne più d'una: meravigliosamente perfette e deliziosamente sublimi. Talmente irraggiungibili che l'indomani, svaporato l'entusiasmo, mi è venuto da pensare alla distanza che c'è tra le loro opere e i miei modesti dolci. E mi son detta, “basta dolci non ne faccio più”. E così è stato per parecchi mesi. Poi il tempo, si sa, sfuma i contorni delle cose e la passione prima o poi trova le sue strade per uscire. Perbellini è rimasto un ricordo confinato in un angolino della mia testa. Fino a quando non ho trovato la sua Esperanza nel volume delle “torte farcite” de “la grande pasticceria d'Autore” edita da Il Sole 24 ore. Con un nome così promettente la sua torta non poteva essere irraggiungibile come le creazioni del suo ristorante ! Beh...che dire a lavoro finito ? Sono stata orgogliosa di me perché assai somigliante alla foto del libro - “mamma ma è identica”, ha squillato mio figlio. Quanto al sapore ed alla consistenza...non saprò mai com'è l'originale e mi fa bene pensare che l'ho fatta come la sua !!
Ingredienti:
Per la bavarese alla nocciola:
- 0,5 dl di latte
- 2,5 dl di panna fresca
- 3 g di gelatina in fogli
- 40 g di tuorli
- 50 g di zucchero
- 75 g di pasta di nocciole
Per
il biscuit al cacao (io l'ho fatto con queste dosi, dimezzate rispetto a quelle
proposte e, pur con queste dosi mi sono venuti due dischi da 26 cm alti 1,2 cm)
- 130 g di uova- 40 g di tuorli
- 140 g di zucchero
- 100 g di albumi
- 25 g di cacao amaro
- 25 g di fecola di patate
- 25 g di farina
Per la mousse al cioccolato:
- 1 dl di panna fresca
- 200 g di cioccolato fondente 66%
- 40 g di tuorli
- 120 g di albumi
- 50 g di zucchero
- 0,25 dl di acqua
Per
la copertura lucida (le dosi indicate nel libro sono il doppio di quelle sotto
riportate; io, per timore di non riuscir a glassare bene, ho usato le dosi
proposte ma...eran eccessive perchè con la glassa ottenuta ho ricoperto due
torte..e ne ho pure avanzata !)
- 1 dl di acqua- 150 g di zucchero
- 50 g di cacao amaro
- 1 dl di panna fresca
- 9 g di gelatina in fogli
- 25 g di cioccolato fondente 55%
Per la frutta sabbiata:
- 100 g di pistacchi
- 50 g di nocciole
- 50 g di pinoli
- 25 g di noci
- 75 g di zucchero
- 3 dl di acqua
Per la finitura:
- 50 g di pasta di pistacchio di bronte 100%
- 50 g di cioccolato fondente
Per decorare: placchette di cioccolato
Procedimento:
Per
la bavarese alla nocciola
Lavorare
in una casseruola i tuorli con 25 g di zucchero. In un pentolino portare ad
ebollizione il latte con 0,5 dl di panna, quindi versare il composto ancora
caldo sui tuorli e cuocere fino alla temperatura di 82 °C, mescolando con la
frusta.
Togliere
dal fuoco e lasciar intiepidire. Quando la temperatura della crema sarà scesa a
60 °C incorporare la gelatina precedentemente ammorbidita in acqua fredda e
scolata.
Unire
poi la pasta di nocciole ed amalgamarla con cura. Lasciar raffreddare, e quando
la temperatura avrà raggiunto i 30 °C, incorporare i rimanenti 2 dl di panna,
dopo averli montati con i restanti 25 g di zucchero. Miscelare bene il
composto.
Per
il biscuit al cacao
Scaldare a bagnomaria a 45 °C le uova con i tuorli e 100 g di zucchero, poi montare il composto con le fruste elettriche e a media velocità, fino ad ottenere una schiuma dalla consistenza sostenuta. Nel frattempo montare a neve gli albumi con i rimanenti 40 g di zucchero ed incorporarli al primo composto montato. Setacciare per tre volte (fatela questa operazione anche se è noiosa e sembra inutile ma è fondamentale) il cacao con la fecola di patate e la farina, quindi aggiungerli a pioggia all'impasto, amalgamando con una spatola. Stendere il composto su una teglia coperta da un foglio in silicone. Livellare ad uno spessore uniforme e cuocere in forno preriscaldato a 190 °C per 20 minuti.
Scaldare a bagnomaria a 45 °C le uova con i tuorli e 100 g di zucchero, poi montare il composto con le fruste elettriche e a media velocità, fino ad ottenere una schiuma dalla consistenza sostenuta. Nel frattempo montare a neve gli albumi con i rimanenti 40 g di zucchero ed incorporarli al primo composto montato. Setacciare per tre volte (fatela questa operazione anche se è noiosa e sembra inutile ma è fondamentale) il cacao con la fecola di patate e la farina, quindi aggiungerli a pioggia all'impasto, amalgamando con una spatola. Stendere il composto su una teglia coperta da un foglio in silicone. Livellare ad uno spessore uniforme e cuocere in forno preriscaldato a 190 °C per 20 minuti.
Per
la mousse al cioccolato
Portare
ad ebollizione la panna e versarla sul cioccolato tritato grossolanamente,
frullare gli ingredienti fino ad ottenere una crema lucida ed omogenea, quindi
incorporare a filo i tuorli. Portare alla temperatura di 121 °C lo zucchero con
l'acqua, fino ad ottenere la consistenza di uno sciroppo.
Montare
gli albumi ed incorporarli allo sciroppo lavorando gli ingredienti fino ad
ottenere una meringa. Quindi unire alla meringa la crema preparata in
precedenza, ed amalgamare bene.
Per
la copertura lucida
Tritare
grossolanamente il cioccolato, e metterlo da parte.
In
una casseruola portare ad ebollizione l'acqua con la panna.
In
una ciotola unire lo zucchero con il cioccolato, versarvi sopra il composto
bollente di panna ed acqua, e miscelare il tutto. Rimettete il composto nella
casseruola e portare alla temperatura di 82 °C. Togliere dal fuoco e far
raffreddare.
Quando
la temperatura scende a 60 °C, unire la gelatina ammorbidita in acqua fredda e
scolata ed il cacao. Setacciare il composto, trasferire in una ciotola, coprire
con un foglio di pellicola trasparente a contatto, e conservare in frigorifero
fino al momento dell'utilizzo.
Per
la frutta sabbiata
Mettere
la frutta secca in una teglia e farla tostare in forno. Versare in un pentolino
l'acqua e lo zucchero, mettere sul fuoco e portare alla temperatura di 120 °C.
Aggiungere
a questo punto la frutta secca tostata, e mescolare. Versare su un piano
coperto con la carta forno e lasciar raffreddare.
Montaggio
Porre
un anello d'acciaio su una teglia con un foglio d'acetato. Con un tagliapasta
delle stesse dimensioni dell'anello, ricavare dal biscuit al cacao un disco ed
adagiarlo sul fondo dell'anello. (La ricetta non prevede la bagna per il
biscuit al cacao ma la cosa mi convinceva poco data la tipologia di impasto per
cui l'ho fatta e, francamente...non me ne sono pentita).
Sovrapporre
uno strato sottile di pasta di pistacchio (io questo passaggio l'ho omesso),
quindi con l'aiuto di una sac à poche coprire con uno strato di bavarese alla
nocciola. Mettere in congelatore a far rapprendere.
Nel
frattempo tritare grossolanamente il cioccolato, e fonderlo in microonde alla
temperatura di 30-31 °C, mescolando ogni 15 secondi. Togliere lo stampo dal
congelatore e stendere un sottile strato di cioccolato così temperato sulla
bavarese alla nocciola (io questo passaggio l'ho omesso). Terminare riempiendo
lo stampo fino al bordo con uno strato di mousse al cioccolato. Mettere di
nuovo in congelatore a indurire.
Togliere
il dolce dal congelatore. Sfilare l'anello con una leggera pressione delle
mani. Infine adagiare la torta su una griglia per dolci e glassarla con la
copertura lucida precedentemente portata alla temperatura di 25 °C. Io mi sono
attenuta a queste indicazioni di temperatura ma...mi son trovata male perchè a
25° la glassa era troppo liquida per cui sono stata costretta a glassare due
volte. La glassa avanzata – come dicevo sopra ne è avanzata talmente tanta che
ho glassato interamente un'altra torta da 26 cm di diametro – l'ho conservata
in frigo dieci giorni e l'ho utilizzata a 21°, temperatura che mi è sembrata
perfetta.
Decorare
la superficie con la frutta sabbiata e le placchette di cioccolato spezzettate.
Complimenti per la ricetta!!!!
RispondiEliminaVolevo farti alcune domande.
Una volta glassata la torta, quanto tempo deve stare in frigo prima di essere servita?
Inoltre, nel caso in cui io la facessi il giorno prima posso tenerla in congelatore fino al giorno dopo quando la glasserò oppure la posso tenere un giorno in frigo prima di glassarla?
Ti ringrazio per le risposte! E complimenti ancora, il tuo blog è bellissimo!
Ciao Erika, grazie per i complimenti e per la fiducia. La torta, come tutte quelle di questa tipologia, deve assolutamente essere glassata appena estratta dal congelatore e perfettamente congelata. Se tu la glassassi alla temperatura del frigo (cioè dopo averla tenuta in frigo e quindi con il dolce alla temperatura di 4°C) la parte esterna, cioè quella che entra in contatto con la glassa, inevitabilmente si scioglierebbe. E' fondamentale per glassare bene, lo shock termico tra la torta congelata e la glassa tiepida. Una volta che l'hai glassata hai due opzioni: o la rimetti in congelatore (nel caso tu volessi conservarla o comunque consumarla dopo diversi giorni) o la metti in frigo. Nel qual caso per arrivare alla temperatura di 4°C ci metterà 3-4 ore. Puoi comunque conservarla 2-3 giorni in frigo (nel caso ti avanzassero delle porzioni). In frigo conservala coperta così non rischi che assorba gli altri odori che ci sono in frigo. Spero di essere stata chiara ed esaustiva.
RispondiEliminaChiarissima!! Grazie mille davvero! E ancora complimenti!!!!!!
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