Irradiano luce e calore.
Anche quando il cielo della loro vita è attraversato da nubi si nutrono dei pochi raggi di sole che riescono a penetrare la grigia cortina.
E se il cielo è tagliato da fulmini e percosso dalla grandine, loro cercano il sole dentro il buio.
Le scruto per coglierne il segreto. Ma non c'è. Loro sono così per forza propria. A prescindere. E nonostante.
Ho una cara amica che ha il sole negli occhi ed una collega con la quale ho avuto la fortuna di lavorare gomito a gomito per alcuni anni. Il solo evocarle accende nella mia anima scintille di luce.
Io non sono come loro. Il sole lo devo cercare tenacemente ed ostinatamente. Ogni giorno. Ed in certi giorni ogni minuto. La melanconia mi è compagna da fin dove arriva la mia memoria. E se mi distraggo la tristezza mi tende agguati e mi fa inciampare nelle buche.
Ma so dove trovare il sole. Sempre. Anche quando lui non c'é.
Mi basta infilare gli scarponi ai piedi, mettermi lo zaino in spalla e salire. Salire sulle montagne. Non importa quali. Non importa dove. Non importa con chi.
Mi basta salire e salire, ascoltare il silenzio e arrivare in alto per accarezzare con lo sguardo le cime e sentirmi abbracciata.
Lassù la mia anima si sente a casa e trova la luce.
Ho catturato anche gli ultimi raggi del sole, li ho conservati al caldo nel mio cuore e per gustarmeli fino in fondo ne ho fatto un ingrediente di questa ciambella.
Ingredienti per uno stampo scannellato da 23 cm di diametro e 20 cm di altezza
425 g di farina 00
125 g di zucchero a velo
300 g di zucchero semolato
225 g di burro
100 g di scorza di arancia candita
60 g di miele ai fiori d'arancio
4 uova
15 g di lievito
4 arance biologiche
500 ml di spremuta d'arancia fresca
30 ml di liquore all'arancia (Cointreau o Grand Marnier)
Tirare fuori dal frigo per tempo il burro e le uova in modo che arrivino alla temperatura ambientale (22 - 24 °C).
Imburrare ad infarinare lo stampo. Lavorare con la planetaria, o con le fruste di uno sbattitore domestico, il burro morbido con lo zucchero a velo fino ad ottenere un composto molto gonfio e spumoso.
Aggiungere i tuorli d'uovo a filo continuando a mescolare e poi montare per qualche minuto il composto.
Unire, mescolando a mano, la farina, precedentemente setacciata con il lievito, alternandola a 300 ml di succo d'arancia.
Nel frattempo montare gli albumi con 100 g di zucchero semolato fino a quando si ottiene un composto fioccato e incorporarli delicatamente e con movimenti dall'alto al basso.
Da ultimo, aggiungere la scorza di arancia candita.
Versare il composto nello stampo e cuocere in forno preriscaldato a 180 °C. Ci vorrà un'ora; in ogni caso fare la prova con lo stecchino.
Nel frattempo, preparare lo sciroppo: prelevare con un pelapatate la scorza da due arancie e tagliarle a striscioline. Riunire in una casseruola il miele, il liquore all'arancia, i 200 ml di spremuta d'arancia fresca e le striscioline delle due arance. Far bollire fino a quando lo sciroppo di addensa. Versare una parte dello sciroppo sul dolce ancora tiepido.