Un dolce voluttuoso. La base morbida è umida e scioglievole, come solo sanno esserlo i dolci con il cioccolato nell'impasto. Del resto la tenerella di Santin è un dolce completo già in sè e per sè. La farcitura cremosa alla nocciola e cannella lo rende ancora più goloso ed irresistibile.
giovedì 18 gennaio 2018
lunedì 15 gennaio 2018
Frollini al farro, mandorle e miele
Quantunque poco conosciuto, il miele di sulla è una produzione tipica italiana. La sulla è una pianta della famiglia delle leguminose coltivata come foraggera nel centro-sud del nostro Paese, ma cresce anche in forma spontanea su terreni incolti. Il miele, che cristallizza spontaneamente, è di sapore delicato e poco persistente, dolce ma non stucchevole e di colore chiaro e per queste sue caratteristiche bene si presta ad essere utilizzato nelle preparazioni dolci.
mercoledì 10 gennaio 2018
Biscotti morbidi alla farina di segale e miele
Un biscotto dalla consistenza morbida e rustica con marcato sapore di miele ma con il giusto grado di dolcezza. Ci ho aggiunto una nota agrumata.
Ho scelto miele di acacia, ma bene si presta qualsiasi tipologia di miele, anche quelli che cristallizano dal momento che viene sciolto nel latte. E' una ricetta versatile dal momento che cambiando la tipologia di miele si ottengono biscotti dai sapori ogni volta diversi
sabato 6 gennaio 2018
Cioccolatini al caramello e sale maldon
Cara Nicloletti - newyorkese laureata in letteratura inglese, autrice de "La lettrice golosa" - è una lettrice appassionata fin da piccola quando, seduta nella macelleria del nonno, fra odori e rumori di cucina, si immerge nelle sue storie preferite. Incuriosita da ciò che mangiano i suoi eroi, immagina di preparare gli stessi piatti, ne inventa le ricette e le sperimenta per assaggiare quei sapori e avvicinarsi di più al loro mondo. Quel gioco di bambina prosegue negli anni, mentre i romanzi diventano gli amici che la guidano nei momenti incerti o burrascosi della vita e i fornelli una vera passione, ma anche il punto da dove un giorno la ragazza si incammina per una nuova strada. A New York, studiando letteratura e lavorando in bar e ristoranti di Brooklyn, Cara diventa una chef e inaugura un fortunato blog di ricette letterarie. Nei suoi racconti autobiografici, nei quali intreccia vivaci ricordi e invitanti prelibatezze, l'autrice fa rivivere i classici di tutti i tempi, tra i quali Anna dai capelli rossi.
Nel terzo capitolo Anna dice a Marilla, che non la vuole come amica, che non può fare colazione perchè è in preda alla disperazione più profonda. "Se si cerca di mangiare, sale un groppo alla gola e non è possibile ingoiare niente, neanche un cioccolatino. Io ho mangiato un cioccolatino, una volta, due anni or sono. Era semplicemente delizioso. Da allora ho sognato spesso di avere una quantità di cioccolatini da mangiare, ma mi sono sempre svegliata nel momento in cui stavo per metter in bocca il primo. Spero non si offendo signora, se non mangio. E'tutto squisito ma non posso mandare giù niente".
A differenza di Anna, che se ne è stata a guardare, gli amici di mio figlio se li sono litigati perché, in effetti, uno tira l'altro. A loro il ripieno ha ricordato quello dei mars e dei tuix perchè la consistenza è quella filante del mou.
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