La quinoa è una pianta erbacea annuale, appartenente alla stessa famiglia degli spinaci e delle barbabietole, coltivata da oltre 5000 anni sugli altipiani delle Ande ad altitudini comprese tra 3800 e 4200 metri. Produce una spiga ricca di semi rotondi, simili a quelli del miglio. I semi, sottoposti a macinazione, si trasformano in una farina contenente prevalentemente amido e priva di glutina, il che la rende adatta ai celiaci. Per gli Inca rappresentava un alimento tanto prezioso da meritare l'appellativo di "madre di tutti i semi". E ciò in quanto la quinoa è un alimento particolarmente dotato di proprietà nutritive. Apporta fibre e minerali, quali fosforo, magnesio, ferro e zinco. Ed è un'ottima fonte di proteine vegetali, poichè contiene tutti i nove amminoacidi essenziali necessari al funzionamento del nostro organismo ed in proporzioni bilanciate tra loro e con i carboidrati. I grassi presenti sono prevalentemente insaturi. E' un'importante fonte di vitamine del gruppo B e contiene anche vitamina C ed E, che svolge un'importante funzione protettiva nei confronti dell'apparato circolatorio e dei tessuti corporei, grazie alla sua capacità di contrastare i radicali liberi.
Da "Le dolci tentazioni" di Luca Montersino
Ingredienti
140 g di zucchero semolato
125 g di zucchero di canna grezzo
125 g di uova (due grandi)
50 g di tuorli (2-3 di uova medie)
2,5 g di lievito
175 g di mandorle non pelate
310 g di farina di riso
25 g di farina di quinoa
i semini di mezzo baccello di vaniglia
La ricetta originaria prevede 160 g di zucchero ma io, seppure amo i dolci...dolci, ho trovato eccessivo il quantitativo.
Tirare fuori dal frigo le uova in modo che raggiungano la temperatura ambientale.
Tirare fuori dal frigo le uova in modo che raggiungano la temperatura ambientale.
Montare in planetaria con la frusta (o con uno sbattitore casalingo) le uova ed i tuorli con gli zuccheri ed i semi di vaniglia fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso.
Unire, mescolando delicatamente a mano con una spatola, le farine precedentemente setacciate con il lievito.
Da ultimo, aggiungere le mandorle.
Formare aiutandosi con il sac a poche, senza bocchetta, due filoni lunghi quanto la teglia e larghi 3 cm.
Cuocere in forno preriscaldato a 180 °C per 30 minuti.
Lasciare raffreddare e poi tagliare obliquamente con un coltello seghettato.
Riportare il forno alla temperatura di 180 °C, infilare i biscotti tagliati e spegnere il forno. Lasciare i cantucci a biscottare fino a completo raffreddamento del forno.
Con questa ricetta sono stata scelta tra le vincitrici del contest di Andante con gusto E' senza è buono
con la collaborazione di Cose dell'altro pane