Finché c'è montagna...c'è vita. E' ben più di un motto che mi aderisce come una seconda pelle. E' essenza di vita a tutto tondo. Finché sarò in grado - anche avanti negli anni - di percorrere i sentieri di montagna, la mia anima troverà sempre nutrimento di vita. Con estrema naturalezza e facilità.
Mi basta calzare gli scarponi, mettere lo zaino in spalla ed iniziare a camminare in salita. Mettere un passo dopo l'altro. Annusare l'aria di montagna. Guardare il cielo, non importa se ha nuvole grigie che si addensano o se è di un azzurro brillante. Osservare le cime. Immergermi nei boschi tra abeti e larici. Ascoltare il fruscio delle piante e le voci dei boschi brulicanti di piccole vite.
Senza neanche accorgermene la testa si svuota e l'anima lascia andare le zavorre. E se anche parto annoiata o triste o sofferente o con preoccupazioni, quando torno a valle il mio stato d'animo non è più lo stesso di quando ho iniziato a camminare. La tristezza si è sciolta, le preoccupazioni non sono più così pesanti, la testa si è svuotata. E l'anima è ariosa e leggera. Soffice come una chiffon.
Ingredienti per uno stampo da angel cake da 24-26 cm di diametro.
170 g di farina
80 g di anacardi
60 g di pasta di anacardi
250 g di zucchero
6 uova medie
105 g di olio
200 g di acqua
10 g di lievito
Preparare in una ciotola gli ingredienti secchi, mescolando con un cucchiaio la farina setacciata con il lievito e gli anacardi ridotti in polvere con un frullatore (frullare ad intermittenza. In tal modo si ottiene una farina e si evita la fuoriuscita di olio)
Con uno sbattitore casalingo munito di fruste montare leggermente (per un paio di minuti) i sei tuorli con 130 g di zucchero semolato. Non è necessario montarli al massimo in quanto si ingloberebbe una quantità eccessiva di aria (l'aria necessaria viene già inglobata con la montata di albume e zucchero). Unire poi la pasta di anacardi (è acquistabile nei supermercati del biologico) e sbattere in modo da amalgamarla.
Versare l'acqua e l'olio sui tuorli sbattuti e montare lo stretto indispensabile per incorporarli agli ingredienti secchi fino ad ottenere un composto omogeneo. Unire gli ingredienti secchi e montare con le fruste elettriche per un minuto a velocità media. Non serve sbattere più a lungo, anzi è controproducente perché si ingloberebbe talmente tanta aria che, aggiunta a quella che si forma con la cottura per effetto del lievito e dell'aria inglobata dalla montata di albumi, il dolce si gonfierebbe in maniera smisurata...per poi sgonfiarsi repentinamente all'uscita dal forno. Lo dico per esperienza diretta con le prime chiffon !
Nella ciotola con gli albumi, aggiungere i restanti 120 g di zucchero semolato e montare il composto fino ad ottenere una consistenza molto cremosa ma abbastanza densa. Non bisogna montare troppo perché se si monta eccessivamente nel momento in cui si miscela l'albume ai restanti ingredienti parzialmente si sgonfia
Versare un terzo del primo composto negli albumi montati, incorporando il tutto delicatamente a mano con una spatola con movimenti dal basso verso l'alto. Continuare fino ad esaurire gli ingredienti.
Versare nello stampo non imburrato (lo stampo non va assolutamente imburrato perché diversamente dopo cottura la torta di affloscerebbe su se stessa) e cuocere a 160 °C per 60 minuti. Un'ora ci vuole tutta !
Appena tolto lo stampo dal forno, capovolgerlo e lasciarlo in quella posizione fino a raffreddamento completo. Asciugandosi si staccherà un po' alla volta dalle pareti. Se così non fosse è sufficiente passare la lama di un coltello.