mercoledì 29 maggio 2013

Torta al cioccolato e quark



Per temperamento, indole e gusti io mi sento decisamente nordica in tutto e per tutto. Il temperamento quello è, e non è certo motivo di vanto. Ma per compensazione le mie simpatie vanno a chi ha sangue latino nelle vene. Quanto ai gusti, le mie predilezioni nordiche sono assai marcate...per non dire pressoché esclusive, eccezione fatta per la nostra meravigliosa Italia che amo tutta. Il cibo etnico e speziato mi è praticamente inavvicinabile. Ed anche nei miei viaggi io punto per lo più la bussola verso nord. Tra una meta esotica - che mai raggiungerò - ed un viaggio in Islanda non ho dubbi di sorta. Del nord adoro soprattutto le atmosfere, i paesaggi selvaggi, i contrasti di luce. Della gente del nord amo l'efficienza, l'organizzazione, l'ordine, aspetti che ritrovo in me stessa.
Da un libro acquistato in un viaggio a Berlino arriva la ricetta di oggi. Berlino è una città che mi ha affascinato soprattutto per la sua modernità che coniuga perfettamente il non voler dimenticare il suo passato.

Il memoriale dell'olocausto






la cupola del parlamento tedesco


il dipinto iniziale della east side gallery
il check point charlie
postdamer platz



Dal libro: Susanna Tee - 1001 Kekse und andere susse verfuhrungen - Parragon
Ingredienti per la parte inferiore (per una tortiera da 24 cm di diametro):
125 g di burro e in aggiunta un po' per ungere la teglia
150 g di farina ed un po' in più per spolverizzare
125 g di cioccolato fondente 70% di cacao in pezzetti.
225 g di zucchero semolato
2 uova medie
60 ml di latte

Ingredienti per la parte superiore
500 g di quark
150 g di zucchero semolato
3 uova, sbattute
5 g di zucchero vanigliato
125 g di yogurt naturale
cioccolato fondente per decorare.

Preriscaldare il forno a 180°. Imburrare uno stampo a cerniera e spolverarlo con un po' di farina (infarinarlo).
Sciogliere il burro insieme al cioccolato in una pentolina, a fuoco lento, mescolando di tanto in tanto. Togliere dal fuoco ed aggiungere lo zucchero, mescolando.
Mescolare le uova ed il latte.
Setacciarvi sopra la farina e amalgamare con cura il composto di burro, zucchero e cioccolato con cura.
Versare nello stampo e distribuire bene lisciando la superficie.


Cuocere per 20 minuti. Poi abbassare la temperatura del forno a 160 °C.
Nel frattempo preparare la parte superiore mescolando il quark con lo zucchero, le uova e lo zucchero vanigliato. Unire lo yogurt, quindi distribuire la crema sopra la base.
Cuocere per altri 30 minuti o fino a quando il dolce si rapprende.
Lasciar raffreddare e quindi togliere dallo stampo.
Dà il meglio di sé dopo un po' di ore di riposo. Meglio ancora, sarebbe metterlo in frigo per una notte.
Servire decorato con cioccolato fuso.

lunedì 27 maggio 2013

Crostata al farro e noci caramellate



Le prime giornate di fine estate. Quelle nelle quali la temperatura si abbassa di colpo, il sole muta le sfumature dei suoi raggi ed improvvisamente senti che è arrivato l'autunno. Le mattine che a svegliarti presto è il freddo che ti senti addosso e hai bisogno di tirarti su la coperta e capisci che l'estate è finita. Sabato ed anche ieri mi son svegliata così. Molto presto perché avevo freddo. Aperta la finestra mi sono stropicciata gli occhi incredula nel vedere le montagne imbiancate dalla neve caduta durante la notte. Il termometro sul terrazzo che segna dieci gradi. Il giornale di Vicenza che parla di 80 cm di neve fresca sull'altipiano. Mi ci è voluto un bel quarto d'ora per scuotermi via la sensazione di essere stata catapultata a piè pari nell'autunno, saltando con un bel balzo l'estate. Di accendere il riscaldamento non se ne parla nemmeno. Ma il forno, quello si ! Lui è sempre pronto a lavorare. Per stare in tema autunnale le noci mi son sembrate le più indicate: una carica di calorie (manco ne avessi bisogno !). Ma poi le ho smaltite pedalando...pedalando...pedalando...con il pensiero con quei mostri sulle due ruote che han corso l'ultima tappa del giro d'Italia. Tutto il pomeriggio bella comoda in poltrona, sotto la copertina, con una bella tazza di tisana.
P.S. Se qualcuno mi scrive "ma come con questo caldo fai ancora dolci invernali", io non posso che sperare che "quel caldo" arrivi prima o poi anche in pianura padana. 

Per la pasta frolla (per una tortiera da 26 cm di diametro):
200 g di farina di farro
100 g di gherigli di noci
150 g di burro freddo
120 g di zucchero semolato
100 g di uova intere (2 uova)
1 cucchiaino di caffé di zucchero vanigliato o i semini di mezzo baccello di vaniglia 

Per il ripieno:
350 g di zucchero
300 ml di panna fresca
30 g di miele
450 g di gherigli di noci
50 g di acqua 

Per il crumble alle noci
150 g di burro
150 g di zucchero
150 g di farina di farro
150 g di gherigli di noci tritati molto finemente

Questa ricetta di frolla è particolarmente indicata per foderare le tortiere in quanto è mediamente friabile, ha una buona tenuta dei bordi, conserva bene la fragranza (se la torta viene tenuta in frigo la frolla non si riempie di umidità) e tiene bene il taglio (si formano le fette senza che la frolla si sbricioli).
In planetaria con la foglia (o con uno sbattitore casalingo) far sabbiare il burro freddo a dadini con la farina (si ottiene un composto simile ad una sabbia dalla grana grossa). Aggiungere le uova (miscelate a parte con una forchetta), i gherigli di noci, precedentemente ridotti a farina con un mixer (fare attenzione nel compiere questa operazione perché la frutta secca rilascia l'olio per cui bisogna evitare di surriscaldarla) lo zucchero ed i semi di vaniglia e impastare qualche secondo, quel tanto che basta a formare un composto omogeneo. Formare un panetto alto un paio di centimetri, avvolgere nella pellicola e lasciare raffreddare in frigo.
Nel frattempo preparare il ripieno.
Tritare grossolanamente le noci.
Mettere in un pentolino (possibilmente di rame, altrimenti antiaderente) l’acqua con lo zucchero e scioglierlo fino ad ottenere un caramello biondo. Fare attenzione a non farlo scurire altrimenti diventa amaro.
Unire la panna portata a bollore su un tegamino a parte e mescolare. La panna deve essere aggiunta subito dopo che ha raggiunto il bollore perché se non è abbastanza calda la differenza di temperatura indurisce il caramello che diventa inutilizzabile. Va versata sul caramello molto lentamente, lasciandola cadere su un cucchiaio di legno altrimenti gli schizzi rischiano di ustionare.
Aggiungere il miele e le noci e mescolare bene
Stendere la pasta in un disco di mezzo centimetro di diametro e foderare il fondo della tortiera. Versare il composto di noci e caramello e coprire con il crumble di noci preparato impastando i quattro ingredienti a mano, con la punta delle dita e quel tanto che basta a formare un composto sbriciolato.
Cuocere in forno preriscaldato a 180 °C per 45 minuti.
Lasciare raffreddare nella tortiera prima di sformare la torta.

giovedì 23 maggio 2013

Nuvole di mandorle alla cannella


Altro che pianura padana ! Mi sembra di essere in terra british dove se non esci con l'ombrello è certo che prima di sera ti becchi la pioggia. Anche oggi le nuvole han sfogato il loro pianto ed il cielo ha esibito le sue varie sfumature di grigio. Quanto mi piace guardare il cielo ! Sempre e comunque, anche quando è di un biancore livido e insipido.  Perché nel sollevare gli occhi verso l'alto sento il respiro della vita che prende il volo. Di solito ci piace osservare il cielo quando è azzurro e limpido, quando l'aria é tersa ed il sole entra in scena. Quando è grigio, abbassiamo lo sguardo, contrariati o tristi. Eppure è sempre lo stesso meraviglioso cielo. Così è la vita che resta splendida anche se è solcata da nubi dense di nero.

Ingredienti per due teglie
350 g di mandorle non pelate
140 g di albumi
250 g di zucchero semolato
polvere di cannella a piacere (indicativamente 5-10 g)


Tostare le mandorle in forno a 150 °C per 15 minuti e poi tritarle (questa operazione va fatta a più riprese in modo che le mandorle non si surriscaldino facendo fuoriuscire l'olio).
Montare gli albumi con lo zucchero (potete usare anche albumi freddi perché con lo sbattimento vigoroso delle fruste si scaldano comunque) fino ad ottenere un composto gonfio e molto cremoso.
Aggiungere mescolando a mano con una spatola le mandorle in farina e la polvere di cannella, mescolando delicatamente in modo da non sgonfiare il composto.
Con un cucchiaino formare dei mucchietti sulla teglia (oppure se non vi assale la pigrizia usate il sac a poché).
Cuocere in forno preriscaldato a 150 °C per un'oretta.

Ringrazio Martina di "La mia cucina improvvisata" che mi ha donato il riconoscimento




Questo premio prevede che risponda a delle semplici domande dolci, Eccole!!!

1) Biscotti o Torta? 
Torta perché ce ne sono talmente tante da provare che non basterebbe una vita per realizzarle (e assaggiarle !!!) tutte

2) Cioccolato o vaniglia?
Cioccolato, di tutti i tipi, sono a rischio dipendenza

3) Qual'è il tuo spuntino dolce preferito?
Una fetta di torta semplice come la paradiso accompagnata da una buona tazza di the...e un'amica con cui condividerla

4) Quando hai maggior voglia di cose dolci?
Farei prima a dire quando...non...ho voglia di cose dolci...cioè mai !

5) Se tu avessi un soprannome "dolce" quale sarebbe?
Sinceramente non saprei....


Questo premio prevede inoltre che venga a sua volta regalato ad altri 13 blog, ed eccoli:

I dolci di Lory
Dolci gusti
Magie dal forno
Sognando dolcezze
Briciole di cioccolato
Colazione da cri
Dolce forno
Formine e mattarello
I dolci di Vale
Il pennello di cioccolato
In sweeties we trust
Pane dolce al cioccolato
Valevanilla

Queste sarebbero le regole per i blog che ricevono il premio:
1) Visitare e ringraziare il blogger che ci ha premiato;

2) Ringraziare nel nostro blog chi ci ha premiato inserendo il link al suo blog;
3) Creare un post per il premio;
4) Rispondere alle domande super dolci;
5) Premiare altri 13 blog 

lunedì 20 maggio 2013

Cake cioccolato e banana


Sguardo truce - il mio - che le fissa: voi due come ci siete finite in casa mia ?
Va bene che non c'è una volta, una sola volta, in cui io riesca a fare la spesa comediocomanda perché dimentico sempre di comprare qualcosa di indispensabile, tipo il sale (salvo accorgermene nel momento stesso in cui mi serve !), va bene che in compenso acquisto per quattro volte di fila i cereali formato famiglia perché "mi pare che servano - oddio non mi ricordo se li ho già comprati - li ho scritti nel foglietto quindi servono - ma forse li ho già comprati e non li ho depennati". Va bene tutto. Ma voi due son certa di non avervi acquistato. Perchè non mi piacete per nulla.
"Mamma ce le ha rifilate la nonna perchè domani parte e non vuole vadano sprecate". E te pareva ! Dico ma..voi due vi siete guardate ? Avete la buccia tutta nera, siete praticamente allo stato di maturazione da anticamera della pattumiera ed io dovrei far miracoli e degnarvi di attenzione ? Comeeee ? Dite che vi sto discriminando perché siete l'unico frutto che non entra mai in casa mia ? Mi state supplicando attenzione per una degna fine che non sia il secchio dell'immondizia ? E va bene mi avete mossa a pietà ! Care le mie banane, vi porto in viaggio a Paris all'Ecole du Grand Chocolat Valrhona dove i grandi maestri cioccolatai hanno pensato per voi questa ricetta.


Come avrete capito...io e le banane...non siam fatte l'una per le altre. Però...però se mi piacessero questo dolce lo avrei adorato. Un pezzettino-ino ino l'ho assaggiato e chi se l'è gustato è rimasto conquistato perchè la consistenza resta umida e c'è un'eccellente accostamento di sapori.

Ingredienti per il cake
80 g di cioccolato fondente 60%
100 g di burro + altro per lo stampo
40 g di zucchero semolato
20 g di zucchero muscovado (o zucchero cristallizzato grezzo)
1 tuorlo
3 uova intere
200 g di purea di banane molto mature
40 g di nocciole in polvere
40 g di gruè di cacao
50 g di farina + altra per lo stampo
4 g di lievito chimico
150 g di cioccolato al latte 40%
un po' di rum scuro
un po' di noce moscata grattugiata

Ingredienti per l'uvetta al rum bianco

60 g di uvetta chiara (pesata a secco)
5 cl di rum bianco
acqua


Lavare l'uvetta chiara in acqua bollente (non fate i pigri, non saltate questo passaggio: le uvette sono trattate con un agente chimico di rivestimento che è bene lavare via), poi farla rinvenire a fuoco molto lento dentro il rum chiaro allungato con un po' d'acqua (1/4 dell'insieme) fino alla riduzione completa del liquido.

Spezzettare il cioccolato fondente e farlo sciogliere lentamente a bagnomaria o nel forno a microonde (posizione scongelamento o potenza 500 W, mescolando di tanto in tanto).
Aggiungere il burro appena fuso.
Versare il composto cioccolato fondente e burro nel recipiente della planetaria.
Aggiungere i due zuccheri, semolato e muscovado.
Mescolare fino a quando il composto è bello liscio, quindi aggiungere a poco a poco il tuorlo e le uova intere. Il composto deve rimanere liscio per tutto il tempo di preparazione.
Aggiungere la purea di banane.
Sempre mescolando, incorporare le nocciole in polvere ed il grué di cacao, la farina ed il lievito chimico.
Lasciare riposare il composto per 15 minuti in frigorifero per indurirlo (e ciò per impedire che le uvette e le scaglie di cioccolato rimangano sul fondo dello stampo).
Nel frattempo spezzettare il cioccolato al latte.
Tirare fuori dal frigorifero l'impasto per cake e incorporare l'uvetta al rum sgocciolata e le scaglie di cioccolato al latte.
Versare il tutto in uno stampo imburrato e foderato con carta da forno. Cuocere in forno preriscaldato a 180 °C per 45 minuti (ma regolatevi con il vostro).
All'uscita dal forno, inzuppare il cake con il rum scuro, poi grattugiarvi sopra un po' di noce moscata.
Avvolgere il cake ancora caldo in una pellicola per alimenti , facendola aderire bene alla superficie. In questo modo tutto il profumo del rum impregna il dolce, senza che gli aromi e l'alcol evaporino.
Lasciare raffreddare per una notte in frigorifero.

venerdì 17 maggio 2013

Dolce creola






Una "e" o una "o" in una frase. Una piccola macchia su una tovaglia. Qualche lentiggine su una guancia. Una penellatta di arancio nel cielo. Le gocce di rugiada su un filo d'erba.   Sfumature. Piccole cose. Dettagli. Particolari. Ma sono loro a fare la differenza. Sempre e comunque.
Anche in questa ciambella: lascio a voi scoprire qual'è.

Ingredienti per uno stampo (da "Non solo zucchero, volume 1" di Iginio Massari)
200 g di burro
200 g di zucchero a velo
100 g di amido di riso
1 g di sale
1 g di scorza di limone grattugiata
25 g di rum di ottima qualità
100 g di tuorli d'uovo (18-20 g è il peso del tuorlo di un uovo medio)
125 g di uova
5 g di lievito
115 g di farina 00


Nella bacinella della planetaria (con la foglia) o con uno sbattitore casalingo montare il burro morbido, ma ancora plastico, lo zucchero, il sale e la scorza del limone e montare a schiuma.
Incorporare il rum e poi l'amido di riso setacciato, i tuorli e le uova alternandoli alla farina setacciata due volte con il lievito.
La massa deve presentarsi lucida, con un buon volume e non separata o leggermente granulosa.
Versare il composto nell'apposito stampo con il buco centrale, precedentemente imburrato e inzuccherato con lo zucchero scuro di canna e cuocere a 180 °C per 50 minuti.

domenica 12 maggio 2013

Crostata con la crema pasticcera e la frutta


Alle mamme che sono costrette a lasciare i propri figli in patria e se ne vengono in Italia per accudire i nostri vecchi,
a quelle che scelgono di essere mamme di bimbi che non hanno più una famiglia,
alle donne che si sentono madri nell'anima ma alle quali la vita non ha dato questo dono,
alle mamme che abbandonano i propri figli,
a quelle che arrivan al punto di ucciderli,
alle donne che si fanno sradicare dal grembo un piccolo seme di vita che sarebbe germogliato,
alle mamme sole ed a quelle alla quali la vita ha dato in sorte figli non sani
alle mamme alle quali la vita ha prematuramente strappato i figli,
e a quelle che dall'alto del cielo continuano ad essere mamme.
Tutte le ho idealmente abbracciate oggi mentre preparavo questa crostata, perché il dono dell'essere madre è incommensurabile ed è il più grande che ho ricevuto dalla vita.
Ad ognuna vorrei poter donare un pezzetto perché, anche solo per un attimo, possano chiudere gli occhi ed assaporare la dolcezza della vita.

Assemblaggio della torta
Si, comincio dal fondo perchè è il dato che può interessare maggiormente.
Forse non tutto sanno che l'assemblaggio con la tecnica dei pasticceri prevede che sopra lo strato di crema pasticcera venga appoggiato un sottilissimo strato di pan di Spagna, il quale ha lo scopo di trattenere il liquido che inevitabilmente viene rilasciato dalla frutta e di impedire che, con il taglio della torta la frutta scivoli via dalla fetta.
Se a qualcuno interessa aggiungo le ricette della frolla e della crema pasticcera

giovedì 9 maggio 2013

Ciottoli


Noi siamo come i sassi.
Levigati e smussati dal fluire dell'acqua della vita,
modellati dal vento delle passioni,
spaccati dagli urti dell'esistenza,
raffreddati nell'anima dal gelo dell'inverno del cuore.
Lame di ghiaccio ci spezzano dentro e ci sbriciolano fino a ridurci a ghiaia.
Le valanghe che si abbattono su di noi ci trasformano in sabbia.
Ma come i sassi, quando i raggi del sole ci accarezzano acquistiamo luce.
Assorbiamo calore e lo tratteniamo per poi donarlo a chi ci stringe tra le mani.

Ingredienti per due teglie
500 g di farina 00 160-180 W
3 g di lievito in polvere
100 g di latte
15 g di latte in polvere
5 g di bicarbonato d'ammonio
230 g di zucchero a valo
30 g di tuorlo
180 g di burro
semini di 1/2 baccello di vaniglia

Tirare fuori dal frigo per tempo il latte, le uova ed il burro in modo che raggiungano la temperatura ambientale.
Lavorare il burro (senza montarlo) con i tuorli, lo zucchero a velo e la vaniglia.
Sciogliere nel latte il bicarbonato d'ammonio ed il latte in polvere. 
Aggiungere questa miscela al primo impasto e lavorare, senza montare, fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.
Incorporare la farina ed il lievito in polvere setacciati insieme, lavorando solo il tempo strettamente necessario affinché vengano assorbiti dall'impasto.
Formare un panetto (non una palla, ma un panetto alto 3-4 cm: in tal modo il freddo penetra più velocemente e più uniformemente), avvolgere nella pellicola e riporre in frigo a raffreddare per circa un'ora.
Stendere la pasta ad uno spessore di 3 millimetri e tagliare con un coppapasta tondo.
Cuocere in forno preriscaldato a 190 °C per 12 minuti (così dice Pina ma ogni forno è un caso a sé perciò regolatevi con il vostro).
Nonostante la percentuale non eccessiva di burro ne esce un biscotto con buona friabilità.

Ricetta tratta da "Dolci - manuale pratico di pasticceria" di Giovanni Pina...che ha dato a questi biscotti proprio il nome di ciottoli

P.S. Vediamo se qualcuno indovina dove ho raccolto quei ciottolini tondi e colorati...

lunedì 6 maggio 2013

Macaron


Metti che una già di suo abbia da tenere a bada la disistima sotterranea, metti che per anni si sia sentita poco capace...comunque sempre meno brava degli altri, metti pure che di fronte alle cose difficili il primo pensiero sia "non ce la farò mai". Ce n'è già abbastanza, non trovate ? Se poi una ha le amiche che le dicono "Comeeeee ? Non fai i macaron ? Ma i pasticceri li fanno ? (Si, ecco appunto, i pasticceri).  Con tutti i dolci che fai non puoi non  saperli fare !!!" Se poi due amici le fan trovare sotto l'albero di Natale un librino della Bibliotheca Culinaria del grande José Maréchal dedicato solo ed esclusivamente ai Macaron, una...cosa deve fare a questo punto ? Può solo pensare che le amiche e gli amici le vogliono tanto bene e cercano di stimolarla a migliorare sempre di più. 
Il fatto è che a me i macaron....non piacciono. Ecco. L'ho detto. Lo so che sono i dolci più trendy della piazza parigina, lo so che da Pierrè Hermé e da Laduree i turisti fanno la fila per comprarsi a prezzi da oreficeria delle mini scatolette da portarsi a casa. Pure io ho fatto le file da tutti e due. Per assaggiare gli originali e, sia mai che mi faccia mancare qualcosa, nè ho testati di vari sapori. Ma il risultato non cambia: non mi entusiasmano per nulla. In casa mia li definiamo delle "meringhe mal riuscite". Non mi esaltano perché i gusci di per sè mi piacciono ma poi quando vengono accoppiati con la ganache, si inumidiscono  e diventano morbidi, così li definiscono i testi sacri (io dico che si ammosciano !). Poi non mi piace per nulla l'idea dei coloranti: saranno pure belli allegri ma sempre colorati artificialmente sono ! Comunque, care le mie amiche, eccoveli quà nella versione al naturale con ganache al pistacchio. Ed ora venite a prenderli perché ve li mangiate voi !
Il libro in questione - è piccino ed ha un centinaio di pagine (con molta attenzione in un paio d'ore ve lo studiate a dovere) - oltre a spiegare per filo e per segno, come realizzare la meringa italiana e quella francese, come effettuare correttamente il macaronage, il pochage ed  croutage - tranquilli non sono parolacce, quelle le direte comunque quando vi metterete all'opera ! - spiega e illustra tutti i vari passaggi pratici e anche le piccole cose, per esempio come riempire il sac a poche e come fare dischi uguali.

sabato 4 maggio 2013

Crostatine brownies



Lo ammetto: son prevenuta nei confronti del dolci con l'olio. Sarà che a me piace poco di suo anche negli usi normali con le pietanze salate - ed infatti compro extravergini che, come dice mio figlio, non sanno da nulla o, come dico io, sono estremamente delicati. Il burro invece lo adoro. Lo so...lo so...i grassi animali...eccetera eccetera. Ma volete mettere uno strato generoso di burro di malga su una fetta di pane integrale tiepido ? Nei dolci poi il burro...c'è poco da fare....la fa da protagonista. Però anche l'olio nei dolci, calibrato bene, ha un suo perché. Mi danno l'occasione di usarlo le amiche intolleranti ai latticini che insistono perché io mi ricordi di loro. E per andare sul sicuro non c'è niente di meglio che rispolverare i libri dei maestri. Nella fattispecie di Luca Montersino e del suo "Golosi di salute".

Per la pasta frolla
250 g di farina di farro bianca
125 g di zucchero di canna grezzo
35 g di olio extravergine di oliva
35 g di olio di semi
60 g di acqua
6 g di lievito chimico
1/2 baccello di vaniglia bourbon

Sciogliere lo zucchero in acqua, unire il lievito, i due oli, la farina ed i semi estratti dal baccello di vaniglia.
Avvolgere nella pellicola, formare un panetto e lasciare riposare in frigo.
Prima di utilizzare la pasta lavoratela di nuovo, mettendola mezzo minuto in planetaria con 5 g di acqua.

Per il composto brownies
75 g di cioccolato fondente 70% di cacao
25 g di olio extravergine di oliva
25 g di olio di riso (io ho usato solo extravergine)
25 g di burro di cacao
135 g di uova
125 g di zucchero di canna grezzo
70 g di noci sgusciate
25 g di farina di farro

Mia aggiunta:
100 g di noci sgusciate
50 g di zucchero semolato

Sbattere leggermente (senza montare) le uova con lo zucchero, unire poi il cioccolato fuso miscelato con gli oli ed il burro di cacao. Terminare amalgamando la farina di farro e le noci tritate grossolanamente.

Stendere la pasta a 4 mm di spessore, tagliarla con un coppapasta e foderare gli stampini.
Bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta e stendere uno strato sottile di marmellata e poi il composto brownies.
Cuocere in forno preriscaldato a 180 °C per 20 minuti.
Preparare il caramello cuocendo a secco lo zucchero finché raggiunge una colorazione paglierina. Intingere le noci e posizionarne una su ogni crostatina.

venerdì 3 maggio 2013

Muffins al doppio cioccolato con cuore di mela


Che le pere ed il cioccolato siano un'accoppiata vincente è cosa risaputa. Ma le mele come ci stanno ? Mai che mi sia venuto in mente di provarci prima. Invece nell'andar per schemi fissi e nel seguir strade note si rischia di perdere piacevoli sorprese.

Per dodici muffins grandi
Ingredienti:
300 gr di farina
50 gr di cacao amaro in polvere
1 bustina di lievito chimico
150 di zucchero di canna grezzo
100 gr di uova intere (2 medie)
380 gr di latte fresco intero
90 gr di burro
150 g di cioccolato fondente
200 g di mele renette al netto degli scarti

Frullare le mele con un cucchiaio da tavola di limone.
In una terrina setacciare la farina con il cacao ed lievito, aggiungere lo zucchero e mescolare; in un altro contenitore miscelare le uova, il latte (entrambi alla temperatura ambientale) ed il burro fuso intiepidito.
Unire i liquidi alle polveri e mescolare con un cucchiaio lasciando il composto grumoso; aggiungere il cioccolato fondente sminuzzato.
Versare parte del composto negli appositi stampini fino alla metà. Aggiungere la purea di mela a cucchiaiate e coprire con il restante composto fino a raggiungere 3/4 di stampo.
Cuocere in forno preriscaldato a 200 °C per 15 minuti

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