mercoledì 22 aprile 2020

Crostata di mele e confettura



Anche mia mamma, come del resto la stragrande maggioranza della gente, ha le sue incongruenze ed incoerenze. Che però si spiegano.
Se le offro esplicitamente una fetta di torta, dei biscotti, un bicchierino goloso o qualsiasi altra cosa creata nella mia cucina, spesso declina l'offerta, tirando in ballo il colesterolo (ce l'ha nella norma), le calorie (lei è snella e con un bel figurino, nonostante i suoi quasi ottant'anni !) o altre fantasiose scuse. 
Però se le esibisco, dal vivo o in foto, un dolce, destinato ad altri, senza offrirgliene almeno una porzione, se ne esce immancabilmente con un "ma per me niente ?", con tono che sa da bambina ingelosita o trascurata. E' il suo modo di chiedere attenzioni.
Io, quando c'è l'occasione, mi diverto a provocarla bonariamente.
"Signora Lalla - è il mio modo di appellarla in modo affettuosamente canzonatorio - Sai che la signora Raffaella mi ha chiesto se le faccio una crostata tutta per lei ?!".
Scontata e pronta la sua risposta, con tono di malcelato amor proprio offeso: "Anche io voglio una torta tutta per me, non me la fai mai". Risposta da manuale.
"Ma non è vero. Ti porto sempre un pezzo di dolce !! - ma già avevo capito dove volesse arrivare.
"Si ma io voglio una torta fatta apposta per me".  Eccola lì !
Lo sapevo a priori. E sapevo anche che per non essere da meno della sua condomina, con la quale si accompagna nel tragitto casa-teatro comunale, avrebbe voluto pure lei una crostata, e non solo con la marmellata ma anche con le mele.
Per l'esattezza la crostata che faceva lei, qualche lustro or sono, di quelle con il bordo spesso (orrore !) e la frolla non troppo dolce. Lei nella notte dei tempi di trent'anni fa, faceva la frolla con il burro fuso (doppio orrore !!)
"Eccola qui, mammina mia, tutta per te !"
Ci vuole poco alle volte a far bella figura e ad accontentare la mamma. E guadagnarsi un bacio supplementare

Per la pasta frolla (per due torte da 20 cm di diametro)
Da "I miei dolci italiani" di Roberto Rinaldini
460 g di farina 0
220 g di burro
180 g di zucchero a velo
110 g di uova intere (2 grandi)
70 g di mandorle in polvere
2 g di sale
semi di un baccello di vaniglia
2 mele golden
confettura di prugne (o altra) a piacere

Ammorbidire in micronde il burro a 25 °C. In planetaria con la foglia lavorare il burro con i semi di vaniglia, le uova, lo zucchero a velo, il sale e le mandorle in polvere quel tanto che serve ad ottenere un composto omogeneo ma senza inglobare troppa aria. Unire 120 g di farina. Quando sarà incorporata bene, inserire la farina rimasta ed impastare per pochi secondi.
Formare un panetto, avvolgere nella pellicola e raffreddare in frigorifero.
Stendere con il matterello ad uno spessore un centimetro e coppare con un disco da 20 di diametro. Inserire il disco di frolla dentro la tortiera, precedentemente imburrata o dentro un anello microforato. Riempire il guscio di frolla con le mele tagliate a fettine e poi con la confettura di prugne.
Tirare la pasta frolla restante ad uno spessore di mezzo centimetro e creare i bordi e quale biscotto decorativo.
Cuocere in forno preriscaldato a 160 °C per 30 minuti (in ogni caso regolatevi con il vostro forno).

2 commenti:

  1. Che buona! Mandorle, mele e confettura, che trio irresistibile ^_^

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  2. Ahahah che tenerezza cerca le coccole a 80 anni (quasi). Cara! Direi che così l'hai proprio resa tutta orgogliosa e felice. E poi vuoi mettere il bacio supplementare ;-)

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