mercoledì 18 dicembre 2013

Frollini di riso (gluten free)


Non ho molti ricordi della mia infanzia e tra questi non c'è quello di aver scritto la tradizionale letterina a babbo natale. In casa mia era molto sentito il rito del presepe e quello dell'albero occupava un posto marginale. Così pure babbo natale. Mio figlio, invece, è stato ammaliato dalla leggenda di babbo natale alla scuola materna. A tal punto che a tre anni, tornato a casa, ha espresso con molta determinazione e convinzione la sua decisione di scrivergli la lettera. "Ma tu non sai scrivere, cucciolo mio !" ricordo di avergli detto, un po' timorosa di vedere la delusione e lo sconforto dipinti sul suo volto. Al che lui, per nulla persosi d'animo, dopo un attimo di titubanza, si illumina e mi dice "mamma tu scrivi la lettera e io la copio !". Ricordo ancora la sua mano incerta che con estrema concentrazione, quella concentrazione della quale in certe situazioni sono capaci solo i bambini, copiava a caratteri cubitali le parole da me scritte in piccole lettere stampatello.
"Caro babbo natale, per natale vorrei tanto un canarino giallo perché la mamma non vuole comperarmelo. Tanti saluti da Matteo". Un intero pomeriggio per poche parole tremolanti e sbavate di graffite. Ma quando mi capita di rileggerle mi suscitano ancora tanta tenerezza. Il canarino quell'anno - e per molti altri successivi - non è arrivato. Ma babbo natale, nel fargli trovare il suo regalo sotto l'albero, gli ha lasciato una letterina di elogi e gli ha spiegato con delicatezza che a tre anni non si è in grado di prendersi cura di un canarino e che l'uccellino sarebbe arrivato quando lui sarebbe stato più grande. La mamma però per attenuare la delusione lo aveva preparato dicendogli che babbo natale viene dal polo nord e là non ci sono i canarini perché morirebbero dal freddo quindi forse babbo natale avrebbe scelto un altro regalo. Al che lui non demorde e decide che per invogliare babbo natale bisognava fargli trovare dei biscotti sotto l'albero per lui e le sue renne. Biscotti con le "cole", così le chiamava, di cioccolato. Il sogno di babbo natale si è infranto con tanto di lacrime in quinta elementare ma non c'è Avvento in cui lui non mi chieda di preparargli le frolle con le "cole".

Ingredienti
350 g di farina di riso
200 g di amido di riso
170 g di burro freddo
180 g di zucchero a velo
5 g di lievito per dolci
2 uova medie
scorza di due arance (solo la parte arancione della buccia)
un pizzico di sale 


Setacciare le polveri con il lievito, aggiungere il burro (freddo) e la scorza d'arancia grattugiata. Mettere in planetaria (o in un robot da cucina) fino a quando il composto è sabbiato.
Aggiungere tutti gli altri ingredienti, lavorando lo stretto indispensabile fino a quando si forma una palla.
Formare un panetto, avvolgere nella pellicola e far riposare in frigo fintanto che il composto si è raffreddato.
Stendere a mezzo centimetro e tagliare con un coppapasta a piacere.
Cuocere in forno preriscaldato. Teoricamente a 180 °C per 10-15 minuti. Ma ogni forno è un caso a sé (nel mio non posso cucinare i biscotti a più di 150 °C).

12 commenti:

  1. che dolce il tuo piccolo!! anche quando ero piccola io in casa arrivava solo Gesù bambino e anche io gli facevo trovare latte e biscotti che puntualmente si sbaffava mio padre ahahahah!! che begli anni :D questi biscotti devono essere deliziosi :D

    un bacione
    sabri

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  2. Bello questo post dedicato a tuo figlio, è proprio vero il natale è dei piccoli di casa. I tuoi biscotti sono deliziosi e quanto sono belle le tazze!

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  3. Questo è lo spirito del Contest nell'idea di Eleonora!!
    Grazie per aver partecipato, siamo molto felici!!

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  4. che tenerezza nel tuo post! buonissimi questi biscottini!

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  5. Che tenerezza tuo figlio e che bella la magia del Natale... con questi biscotti si sente ancora di più!

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  6. Dolcissima Cri, che tenerezza questo bel ricordo!e sono bellissimi i tuoi biscotti...mi piace davvero tanto questo tuo avvento biscottato...(anche perchè si tratta di ricette fattibili tutto il resto dell'anno)! Ho visto il commento che mi hai lasciato su C.Felder, ma sai che mi era venuta la tentazione di chiederti un consiglio prima di acquistare il libro? Per fortuna non l'ho ancora comprato, perchè su un altro numero di Elle à table ho trovato un'altra sua ricetta che è venuta un gran papocchio, probabilmente a causa di grammature sbagliate e procedimenti sottointesi. Non ti è venuta voglia di buttare nel secchio anche il bel mattone fuxia???

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  7. E si! queste delizie natalizie ci risollevano il morale dalla cruda realtà: ma davvero Babbo Natale non esiste!?! ;-)

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  8. bellissima idea anche per un pensiero Natalizio a chi è intollerante! Sono favolosi!

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  9. :) Mi hai donato un bellissimo ricordo ! E anche dei buonissimi e bellissimi ricordi :) Ti abbraccio forte forte !

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  10. Babbo Natale non era neanche dei miei tempi...da noi c'era solo la Befana...e per amor di ricordi l'abbiamo mantenjta finché con l'arrivo delle bimbe inserire Babbo Natale e renne al seguito e' stato doveroso...ho sempre pensato con dolcezza all'idea di far lasciare alle bimbe qualcosa per lui quella notte....questi biscotti sono dolci come quell'idea...

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  11. Cri, che bella storia, simpatica, delicata e anche un pochino commovente!! I tuoi biscottini natalizi sono un bell'augurio anche per questo anno nuovo, anzi ti lascio il mio "buon 2014", sperando che sia ricco di positività, belle sorprese e affetti!

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  12. Bellissima la tua storia...dimostra quanto i bambini siano straordinari e sia così difficile essere genitori, anche se a volte è più semplice di quanto si pensi. Ottima ricetta senza glutine. Grazie
    lucia

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