Peanut butter cake

Metti che a tuo figlio una domenica mattina salti in testa l'idea di fare il burro di arachidi. 

"Come cavolo ti è venuta questa idea ?"😏 La domanda sorge spontanea, datosi che il burro d'arachidi non ha mai fatto ingresso in casa mia. La prospettiva non è per nulla allettante, in quanto tutto ciò che evoca, anche solo da lontano, il cibo americano mi vede altamente prevenuta. Men che meno mi entusiasma la visione della mia cucina occupata proprio di domenica, che è il giorno che attendo per preparare un dolce.

"Ho visto un video su you tube di un tizio che l'ha fatto in pochi minuti. E' molto proteico e va bene per chi fa sport".

Casomai è grasso assai e molto calorico. Ma vabbè, sorvoliamo. "Si ma poi che te ne fai ? Come lo usi ?". Mio maldestro tentativo di scoraggiare l'intento.

"Come che me ne faccio ? (tono di sufficienza, di chi la sa lunga e parla ad un'incompetente). "Lo spalmo sul pane. Dai mamma è una cosa veloce da fare. Solo pochi minuti !!". 

Secondo voi come sono andate le cose ?
Ovviamente ho ceduto. Ed altrettanto ovviamente non è stata un'operazione rapida ed indolore.😞
A cominciare dal tempo che ha impiegato, insieme al suo amico Samuel, per sgusciare le arachidi. Perché quei due si sono seduti al tavolo della cucina, uno di fronte all'altro e se la sono raccontata. Ed è risaputo che i maschi non sono in grado di fare due cose in contemporanea: o parlano o sgusciano le arachidi !!
Già da lì avrei dovuto capire che "solo pochi minuti" era un eufemismo. E che quei due non si sarebbero arrangiati da soli.

Ottenute le arachidi è venuto il momento di ridurle in pasta. E lì sono cominciate le tribolazioni. E' un'operazione semplice perché di fatto si tratta di frullarle a lungo fino a ridurle ad una crema. Il vero rebus è azzeccare la quantità giusta da frullare in relazione all'attrezzo di cui si dispone. Se è troppo poca, le lame non ce la fanno a raccogliere bene le arachidi. Se è troppa, le lame sparano le arachidi sui bordi del contenitore. Altro rebus la velocità. Se è troppo bassa, le arachidi si trasformano in una pasta granulosa; se è troppo alta rilasciano olio.

Per farla in breve: dopo aver sporcato il boccale del bimby, un frullatore ed un macina caffè e dopo tre ore di usurpazione della mia cucina...hanno prodotto un misero vasetto di 200 g di pasta/burro d'arachidi. 

Non chiedetemi quanto ero felice alla fine di questa operazione.

Come se non bastasse, dopo qualche giorno, mio figlio ha pensato bene di dirmi che, tutto sommato, non sapeva che altro uso farne di quella pasta.

Ci ho pensato io a nobilitarla. E pure con grandi risultati: vi assicuro che è una goduria allo stato puro assaporare il cremoso al Caramelia e arachidi che ho creato. 

Per la serie: il risultato ha valso il tempo e la fatica.

Per una torta da 24 cm di diametro

Per la frolla viennese alle mandorle e cacao

180 g di farina

50 g di mandorle in farina

20 g di cacao

100 g di burro

100 g di zucchero a velo

60 g di albume

Tirare fuori per tempo dal frigorifero il burro e l'albume, di modo che raggiungano la temperatura ambientale.

In planetaria con la foglia lavorare il burro con lo zucchero a velo (può essere preparato in casa semplicemente frullando lo zucchero semolato in un frullatore) quel tanto che basta ad ottenere un composto omogeneo.

Aggiungere l'albume e le polveri, avendo cura di setacciare il cacao con la farina e lavorare quel tanto che serve ad ottenere un composto omogeneo. In mancanza di farina di mandorle è sufficiente frullare le mandorle intere con metà peso di zucchero tolto dalla ricetta.

Formare un panetto, avvolgerlo nella carta forno e riporlo in frigo per almeno un paio d'ore.

La frolla può essere preparata anche il giorno precedente.

Tirare la frolla ad uno spessore di 3-4 millimetri e foderare un anello microforato da 24 cm di diametro.

Cuocere in forno preriscaldato a 150 °C per 15 minuti. Dopo di che versare all'interno del guscio di frolla il composto brownies e cuocere per altri 10 minuti.

Per il composto brownies alle noci

Da "La pasticceria da forno" - edizioni Etoile

50 g di uova (1 medio)

100 g di zucchero semolato

35 g di farina

20 g di cacao amaro

50 g di burro

50 g di gherigli di noci

Con le fruste di uno sbattitore casalingo montare l'uovo con lo zucchero semolato. Versare a filo il burro fuso ed intiepidito. A mano con una spatola unire le polveri, setacciando previamente il cacao con la farina. Da ultimo unire i gherigli di noci sminuzzati.

Per il cremoso al Caramelia e arachidi

130 g di latte fresco

4 g di gelatina

20 g di acqua per la gelatina

190 g di Caramelia (o di cioccolato al latte)

410 g di panna fresca 35% grassi

55 g di tuorli

55 g di zucchero

75g di pasta di arachidi

3 g di sale

Il Caramelia è un cioccolato al latte, con sentori di caramello e burro salato, prodotto dalla Valrhona.

Idratare la gelatina con l'acqua fredda (se si usa gelatina in polvere usare 20 g di acqua: verrà interamente assorbita; nel caso di utilizzo di gelatina in fogli, lasciarli in ammollo con acqua fredda e poi strizzarli per eliminare l'eccesso).

Portare a bollore la panna ed il latte.

In una casseruola mescolare i tuorli con lo zucchero semolato. Versare i liquidi bollenti sui tuorli mescolati con lo zucchero e mescolare bene.

Porre la casseruola sul fuoco e portae a 82°C mescolando in continuazione.

Unire la gelatina idratata e mescolare fino a completo scioglimento.

Unire poi il cioccolato e la pasta di arachide ed emuslsionare con un frullatore ad immersione. 

Da ultimo unire il sale.

Coprire con la pellicola alimentare a contatto e lasciare cristallizzare in frigo per 12 ore prima di utilizzare.

Al momento dell'uso, montare con un frullino fino ad ottenere la consistenza desiderata. (Io ero assai in ritardo sulla tabella di marcia e non l'ho montato a sufficienza).

Con un sac a poche con beccuccio da 14-16 cm creare dei ciuffi.

Decorare con mezze arachidi passate sulla polvere d'oro alimentare.