domenica 23 ottobre 2016

Sorbetto all'uva dimenticata


L'autunno mi coglie sempre impreparata. Ad onor del vero, non provo nemmeno a farmi trovare pronta. Anzi, recalcitro e oppongo resistenza. Quando lui si annuncia sul calendario io sono ancora con i piedi piantati nell'estate e con lo sguardo voltato indietro sulle ultime vacanze concluse solo qualche giorno prima. Tanto più quest'anno, in cui l'estate sembrava non voler uscire di scena. Lui non si è presentato in punta di piedi; è arrivato irruente, spazzando via con risolutezza le giornate di sole caldo e depositando la prima coltre di neve sulle montagne. Non gli do mai il benvenuto quando si presenta, ma nello scorrere dei giorni, quando lui raggiunge la pienezza io lo amo. Amo il sole che si appoggia delicato e discreto sulle fronde, amo i colori caldi e variegati delle foglie; e amo i frutti che ci regala. Più di tutti quelli abbandonati sulle piante. Tra i rituali dei miei autunni ci sono le passeggiate in collina alla ricerca dell'uva dimenticata dai viticoltori dopo la vendemmia. E' davvero tanta...sapete ?! Piccoli riccioli con una manciata di chicchi o veri grappoli con tanti acini tutti stretti gli uni agli altri. Di una dolcezza incomparabile. Come sarebbe tutta la frutta se venisse lasciata maturare sulle piante.
Un anno ho dato il giusto tributo all'uva nera creando una gelatina, quest'anno ne ho raccolti diversi chili e l'ho trasformata in sorbetti, anche per poterli gustare in inverno. Ho semplicemente schiacciato il succo con il passaverdure e poi l'ho versato nelle vaschette del ghiaccio. Al momento dell'utilizzo ho frullato e degustato. Lo so...i sorbetti non si fanno così. Qualsiasi gelataio insorgerebbe nel sapere che chiamo sorbetto...un frullato ghiacciato d'uva. Per creare un sorbetto bisogna aggiungerci l'acqua e lo sciroppo di zucchero e magari anche lo stabilizzante. Ma il succo era perfetto così al naturale: carico di sapore, di dolcezza e di profumo.
Una non ricetta la mia di oggi, con il solo intento di farvi nascere il desiderio di andare alla ricerca dell'uva dimenticata.

7 commenti:

  1. hmmm... si sente il profumo.....
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  2. Il tuo sorbetto è stupendo! Io ho tre tipi di uva nella Pergola, ci pensò sempre di farne qualcosa ma non interessa a nessuno dei miei .. non si digerisce a casa mia .. è così. Peccato io l'adoro sia come sapore che consistenza. Vorrei tantissimo assaggiare il tuo sorbetto, sono certa farei il bis

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  3. Cristina che meraviglia... rende ancor più particolare l'autunno! Un bascione cara e buona settimana

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  4. Hai fatto bene molto meglio il sorbetto fato cosi senza sciroppo di zucchero

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  5. Deve essere una vera bontà, non ho mai mangiato un sorbetto così, ma il tuo è molto invitante !

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  6. Quindi sei una spigolatrice di uva??? i gelatai lasciali dove stanno, e gustiamoci questa specie di sorbetto dai colori (e profumi) inebrianti! Ma lo sai che adesso abito tra le colline e che davanti alla mia casetta c'è una vigna tutta sbilenca tenuta da un vecchietto? la guardo ogni mattina quando apro la finestra!chissà se ci trovo ancora qualche grappolo?

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  7. Carissima Cristina da me ancora Estate per quanto fortunatamente la capo di afa presente giorni fa si è allontanata tuttavia sono ancora in tenuta estiva sia a casa che fuori...ancora l'autunno qui non fa neanche capolino e chissà quando e se arriverà...il tuo sorbetto e' sicuramente buonissimo:la presenza di una materia prima di qualità lo rende speciale e non immagini quanto lo vorrei assaggiare,qui da me ci starebbe benissimo;).
    Un bacione i miei migliori complimenti e grazie mille per la condivisione:))
    Rosy

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