mercoledì 9 marzo 2016

Crostata mediterranea



Una crostata d'autore: Gianluca Fusto, uno dei più acclamati maitre patissier al mondo. Dopo la formazione all'alberghiero di Milano, ha lavorato con il grande Ducasse a Parigi, a Londra all'Harry's Bar e poi di nuovo in Italia con Gualtiero Marchesi e gli stellati Aimo e Nadia Moroni. Altra tappa prestigiosa quella americana, alla quale fa seguito la docenza alla Ecole du grand Chocolat Valrhona.
Nel 2011 ha anche vinto la coppa del mondo di pasticceria in qualità di allenatore della squadra italiana.
Tre i suoi libri: "Le mie 24 ore dolci", "Crostate" e "Percorsi". Il primo, dal quale ho tratto la ricetta, è indirizzato ai comuni mortali; gli altri due ai professionisti. Per meglio dire...ai professionisti di altissimo livello.

Per una torta da 22 cm di diametro
Per la pasta frolla alle mandorle e orzo
120 g di farina 00
120 g di farina di orzo
30 g di farina di mandorle
150 g di burro
50 g di zucchero a velo
50 g di uovo (1 medio)
2 g di fior di sale

Fare ammorbidire il burro a 25 °C e metterlo in una planetaria minuta di foglia, in uno allo zucchero a velo e all'uovo. Amalgamare facendo attenzione a non inglobare aria (ciò per evitare deformazioni della frolla durante la cottura).
Unire la farina di mandorle e la farina 00 e, solo in un secondo momento, aggiungere la farina d'orzo. Lavorare quel tanto che serve a formare un impasto omogeneo.
Formare un panetto, avvolgerlo nella pellicola alimentare a lasciarlo riposare in frigorifero per almeno tre ore (ma potete preparare l'impasto anche il giorno prima).
Tirare l'impasto ad uno spessore di 2,5 mm di altezza e foderare una tortiera da 22 cm di diametro e 5 di altezza.
Cuocere in forno preriscaldato a 160 °C per venti minuti.
Nel frattempo preparare il financier al cocco

Per il financier al cocco
80 g di noce di cocco grattugiata
25 g di farina 00
40 g di farina di mandorle
75 g di zucchero
3 g di lievito
120 g di albume
110 g di burro
15 g di miele
2 g di fior di sale

Setacciare la farina, la farina di mandorle, lo zucchero, il lievito ed il fior di sale.
Metterli in uno robot da cucina, aggiungere il cocco e l'albume e mixare sino ad ottenere un composto omogeneo.
Incorporare il burro sciolto a 45 °C nel micronde o a bagnomaria ed il miele.
Versare l'impasto dentro il guscio di frolla e cuocere a 165 °C per 15 minuti.
Lasciare raffreddare completamente.

Per la crema al cioccolato bianco, pistacchio e arancia
220 di cioccolato bianco Ivoire al 35%
160 g di pasta pura di pistacchio di Bronte
4 g di scorza d'arancia bio
4 g di gelatina in fogli
160 g di latte intero
450 g di panna fresca al 35% m.g.
8 g di miele d'arancio (facoltativo)

Reidratare la gelatina in abbondante acqua fredda e conservarla in frigorifero.
Portare a bollore il latte con il miele in una casseruola capiente, quindi sciogliervi la gelatina, scolata e strizzata.
Nel micronde (o a bagnomaria) scaldare il cioccolato fino a farlo sciogliere e unirvi la pasta di pistacchio e la scorza di arancia grattugiata.
Versare un terzo del composto di latte sul cioccolato, mescolando energicamente in modo da creare un nucleo elastico e brillante.
Unire un'altra parte di liquido e ripetere l'operazione e poi il restante terzo, fino a quando non sarà stato incorporato del tutto.
Affinare la struttura con il mixer, facendo molta attenzione a non inglobare bolle d'aria, diversamente queste scoppieranno e lasceranno antiestetici buchini sulla crema.
Unire la panna fredda e mixare nuovamente.
Versare in un contenitore, coprire con pellicola alimentare a contatto e conservare in frigorifero per almeno sei ore.
Aiutandosi con un sac a pochè con bocchetta liscia, creare dei ciuffi di crema.

19 commenti:

  1. Ciao Cristina,il tuo é un rientro alla grande cara, questa torta é uno spettacolo di bellezza e golosità sublime! Bravissima!!! Mi sei mancata, bentornata!!!
    Un dolcissimo abbraccio e felice giornata!
    Laura<3<3<3

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  2. BELLISSIMA! Ho anche io il libro di G. Fusco, ma non ho ancora osato replicare una ricetta, tu sei stata bravissima il risultato e ottimo e chissà che buona! ;-)

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  3. Che spettacolo questa crostata!! Cristina complimenti come sempre, fai dei dolci che saranno sicuramente sublimi al palato, ma intanto sono anche splendidi alla vista... e, al di là di ogni "stranezza" che oggi va tanto di moda, tu confermi che un dolce deve essere bello ma anche invitante, non troppo "strano" (ci sono dolci che neppure sembrano commestibili, belli come gioielli... ma acquolina in bocca zero!). La tua crostata è perfetta. Bravissima!

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  4. che meraviglia di crostata...ne ho fatta una di questo genere proprio qualche giorno fa, sono sicura che ti piacerebbe un sacco! :)
    Ma bravissima come te non c'è nessuno...

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  5. cioè è una meraviglia assoluta non ci sono parola per descriverla. TRIPLO WOW!

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  6. Già quella frolla mista deve essere una goduria con tutto il resto diventa paradisiaca :-P Bravissima!!!

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  7. Ti aspettavamo, sai? Le tue torte sono sempre bellissime e perfette... E il pistacchio è un ingrediente che ci fa venire l'acquolina solo a dirlo!
    Bravissima

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  8. sublime, non c'è altro da dire!!

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  9. Bentornata cara! E' davvero interessante questa frolla alla farina d'orzo, è sempre piacevole scoprire gusti nuovi in pasticceria. Così come è abbinata sembra davvero una vera golosità! Bacioni

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  10. WOW!!! Ma quanto buona era? Complimenti

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  11. UNA DELIZIA ALLO STATO PURO, BRAVISSIMA!!!BACI SABRY

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  12. Ciao Cristina, mi piacciono molto i tuoi tocchi con la frolla !!
    E veniamo alle domande (scusa ma sei una fonte inesauribile !)
    volevo fare una crostata di fragole, allora ho provato la frolla di Fusto (quella che lui prende da Lenotre ) che dire ? Sospendo il giudizio finché non provo una verticale di frolle
    Poi ho fatto un financier alle mandorle (suo) e la sua crema di limone leggera. Sopra : fragole caramellate.
    Risultato : la crema interessante, la frolla non so, ma il financier non mi ha convinto : compatto. Forse dovrò mettere più crema ? O cuocerlo di meno ? Ma sono stata ai suoi tempi. E nonostante le cotture separate la frolla ha perso croccantezza (ne ho in freezer pronta per la gara con la mia classica, a metodo sabbiato). Domanda 1: tu che frolla preferisci ? 2,Come ti pare quella di Fusto ?3 E del financier che ne pensi ? Vale il lavoro? Fine. Ciao !!!

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    1. Ciao Laura, ti chiedo scusa per il ritardo con il quale ti rispondo. La mia frolla preferita in assoluto resta quella dell'Etoile. Come frolla...da sola. Perchè è friabile al punto giusto e burrosa al punto giusto, per il mio gusto ovviamente. Però non è adatta a tutte le tipologie di dolci. Della frolla di questa ricetta, non ho un ricordo particolare (è passato troppo tempo). Forse se la tua frolla ha perso croccantezza è perchè non l'hai cotta a contatto con la tortiera sulla teglia e nella parte bassa del forno). Invece ricordo bene il financier: troppo compatto. Ma di financier ne ho provati più d'uno ed ho concluso che è una tipologia che non incontra i miei gusti: troppo sodo e troppo grasso al palato.

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  13. Questa dose di crema per uno stampo da 22? O ne rimane un po' ? Grazie mille, complimenti per la precisione

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    1. Le dosi che ho riportato ed il diametro della torta sono esattamente quelle del libro. E' passato del tempo e non ricordo se e quanta ne ho avanzata. Però considera che la crema tecnicamente è una namelaka la quale per la sua lavorazione non ingloba aria per cui non aumenta di volume, cosa che invece accade con la mousse.

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