"Al contrario di suo marito, era un'insonne di professione. Le piaceva darsi da fare quando la casa era finalmente tranquilla, andare e venire dalla cantina alla cucina, dalla cucina alla stanza del cucito e da lì alla dispensa dove tutte le notti scriveva un minuzioso diario di quel che le accadeva nella vita. Aveva portato nella dispensa una serie di quaderni che riponeva insieme ai libri di cucina al termine del rito serale. Poteva quindi tagliarsi le unghie, spazzolarsi i capelli, ascoltare a basso volume un disco disco di canzonette che suo marito aveva proibito in casa sua, verificare che ognuno dei bambini fosse ben coperto nel suo letto, sedersi a controllare che non passassero topi dalla cucina alla sala da pranzo, uscire nel patio a fare un bagno di luna, rimuginare raggomitolata nella sua poltrona insieme al gatto. L'importante era andare a letto tardi, mai prima delle tre del mattino, a sfruttare al massimo i momenti di solitudine che le regalava la notte. Naturalmente, alle sei del mattino era uno straccio a cui mancavano quasi quattro ore di sonno per trasformarsi in una moglie. Alle sette, però, non era più possibile continuare a dormire; lei allora giurava su tutti i santi del paradiso che d'ora in poi sarebbe sempre andata a letto prima delle nove, nascondeva la testa sotto il cuscino e cercava di riprendersi contando fino a sessanta".
A differenza di Laura Guzman, una delle figure femminili del libro - godibilissimo per l'ironia con la quale tratteggia profili di donne - "Donne dagli occhi grandi" di Angeles Mastretta, io non controllo il passaggio dei topi tra sala e cucina ma per il resto sono un po' come lei. Tirerei sempre tardi per starmene in cucina...salvo poi ripromettermi di andare a letto presto l'indomani.
Ma val la pena sacrificare un po' il sonno se nel far le ore piccole mi esce un dolce con una glassa così lucida da potermi specchiare. Talmente lucida che nella foto è rimasto il riflesso degli sportelli delle ante della mia cucina: eccoli qui sotto !
Per una torta da 22 cm di diametro
Per il biscuit joconde al cacao
dall' "Enciclopedia del cioccolato" dell'Ecole du Grand Chocolat Valhrona (pag 87)
2 uova intere + 3 albumi
65 g di mandorle in polvere
65 g di zucchero a velo
25 g di zucchero semolato
25 g di farina
20 g di cacao amaro in polvere
25 g di burro
5 g di scorza d'arancia grattugiata (solo la parte arancione): mia aggiunta
Fondere in un pentolino il burro e lasciarlo intiepidire.
Setacciare almeno un paio di volte la farina ed il cacao.
In una terrina versare le 2 uova intere, le mandorle in polvere e lo zucchero a velo. Montare il tutto con uno sbattitore elettrico.
In un'altra terrina, montare i tre albumi finché formano delle "creste", poi aggiungere poco per volta lo zucchero semolato.
Con una spatola in silicone, incorporare un quarto degli albumi montati al primo composto, mescolando delicatamente con movimenti dal basso verso l'alto; poi aggiungere la farina ed il cacao setacciati, il resto degli albumi montati e, da ultimo, il burro fuso.
Stendere (con l'aiuto di un sac a poche, possibilmente, o servendosi di una spatola) l'impasto su una placca foderata con carta forno e cuocere in forno preriscaldato a 220°C da 6 a 8 minuti.
Una volta cotto e raffreddato, servendosi di un cerchio in acciaio, ricavare un disco da 20 cm di diametro.
Il biscuit è molto morbido ed elastico, leggermente umido (non ha bisogno di bagna) e si conserva anche parecchi giorni se conservato in un sacchetto privato dell'aria e tenuto in frigorifero.
Per la gelatina morbida di arancia sanguinella
da "Percorsi" di Gianluca Fusto (pag. 116)
220 g di succo d'arancia filtrato
60 g di Glassa Absolu Cristal della Valhrona o 60 g di gelatina neutra
10 g di succo di limone (1 cucchiaio da tavola)
6 g di gelatina in polvere o in fogli
6 g di scorza di arancia grattugiata
Mettere in ammollo la gelatina in polvere (o il corrispondente peso di gelatina in fogli) con 18 g di acqua fredda.
Con il frullatore ad immersione mixare il succo di arancia e di limone, la scorza e la gelatina neutra.
Prelevare una piccola parte di succo di agrumi e gelatina e scaldarlo a 40 °C.
Unire la gelatina in polvere sciolta nell'acqua e mixare fono ad ottenere un composto omogeneo.
Colare in uno stampo da 20 cm di diametro e lasciare congelare.
Per la crema mousse al cioccolato e arancia
da "Non solo zucchero - volume 5" (pag. 262) di Igino Massari
90 g di tuorli
90 g di succo d'arancia
2 g di scorze d'arancia grattugiate
50 g di zucchero
200 g di cioccolato fondente al 70-72%
500 g di panna fresca senza carragenina
In una casseruola cuocere i tuorli, il succo e le scorze d'arancia e lo zucchero, mescolando in continuazione con una frusta a maglie fini fino a quando il composto raggiunge la temperatura di 82 °C.
Togliere dal fuoco e montare in planetaria con la frusta a media velocità o con uno sbattitore casalingo fino ad arrivare ad una temperatura di 30 °C.
Nel frattempo semimontare la panna. Fare attenzione a non usare panna addizionata di carragenina (lo è quella venduta dalla Granarolo nei supermercati): la carragenina è un addensante e quindi la struttura finale della mousse risulterebbe più compatta.
Sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria o nel microonde a bassa potenza (altrimenti si rischia di bruciarlo) e portarlo alla temperatura di 38/40 °C. Fare attenzione a non superare quella temperatura, diversamente quando viene unito alla panna la smonta.
Mescolando delicatamente con una spatola con movimenti dal basso verso l'alto, amalgamare al composto (tuorli+arancia+zucchero) dapprima un terzo della panna montata e poi il cioccolato fuso. Infine unire la restante panna.
Montaggio del dolce
Foderare un anello da 22 cm di diametro con una striscia di acetato, versare all'interno la crema mousse al cioccolato ed arancia. Posare sopra il disco di gelatina di arancia e sopra quest'ultima il biscuit.
Porre in congelatore a solidificare completamente.
Per la glassa lucida al cacao
da "Virtuosismi sul cioccolato" di Fabrizio Galla (pag. 17)
225 g di acqua
250 g di panna fresca 35% m.g.
125 g di cacao amaro in polvere
225 g di zucchero di canna bianco (io ho usato semolato)
125 g di glucosio 42 DE
22,5 g di gelatina alimentare in fogli
75 g di acqua per la gelatina
In una pentola scaldare l'acqua, la panna ed il glucosio.
A parte miscelare il cacao setacciato e lo zucchero e poi aggiungerli alla miscela di panna e cuocere fino a quando il composto raggiunge la temperatura di 104 °C, mescolando di continuo con una frusta a maglie fini.
Incorporare la gelatina precedentemente ammorbidita, farla sciogliere completamente e frullare a media velocità con il frullatore ad immersione per due minuti circa. Prestare la massima attenzione nel frullare: bisogna evitare assolutamente di inglobare aria, diversamente si formano delle bolle d'aria che, per quanto piccole, una volta che si andrà a versare la glassa sul dolce, scoppieranno e lasceranno inestetici, seppur minuscoli, cerchi. Per evitare che venga inglobata aria, tenere il mixer appoggiato sul fondo del recipiente.
Conservare la glassa in frigorifero, coperta con pellicola alimentare a contatto, per una notte prima di utilizzarla.
Glassaggio del dolce
Una volta che la torta si è solidificata, toglierla dall'anello di acciaio, eliminare la striscia di acetato e porre il dolce su una grata, a sua volta appoggiata su una teglia (e ciò per raccogliere la glassa in eccesso).
Prima di fare ciò, però è necessario scaldare la glassa a bagnomaria e farla sciogliere completamente mescolandola. Per essere certi che la struttura della glassa sia perfettamente vellutata e senza grumi, consiglio di filtrarla con il colabrodo e raccoglierla su una caraffa.
Galla, e come lui altri professionisti, indica come temperatura di glassaggio della glassa 32 °C. A quella temperatura la mia era molto liquida ed io l'ho usata a 27 °C.
La glassatura, non ve lo nascondo, è il passaggio più complicato e delicato. Ci vuole mano ferma e decisa. La glassa va versata velocemente partendo dalla circonferenza esterna del dolce, percorrendola tutta, per poi terminare con il centro della torta. Non toccatela per nessun motivo ! Se la temperatura della glassa è corretta, a contatto con il dolce congelato colerà lungo le pareti rapprendendosi.
Una volta che si sarà solidificata, decorare il dolce a piacere.
Io ho usato delle fantastiche scorzette di arancia candita che sono state un dono inaspettato della mia amica Eleonora. Talmente superlative che....una tira l'altra e in men che non si dica finiscono.
Ma val la pena sacrificare un po' il sonno se nel far le ore piccole mi esce un dolce con una glassa così lucida da potermi specchiare. Talmente lucida che nella foto è rimasto il riflesso degli sportelli delle ante della mia cucina: eccoli qui sotto !
Per una torta da 22 cm di diametro
Per il biscuit joconde al cacao
dall' "Enciclopedia del cioccolato" dell'Ecole du Grand Chocolat Valhrona (pag 87)
2 uova intere + 3 albumi
65 g di mandorle in polvere
65 g di zucchero a velo
25 g di zucchero semolato
25 g di farina
20 g di cacao amaro in polvere
25 g di burro
5 g di scorza d'arancia grattugiata (solo la parte arancione): mia aggiunta
Fondere in un pentolino il burro e lasciarlo intiepidire.
Setacciare almeno un paio di volte la farina ed il cacao.
In una terrina versare le 2 uova intere, le mandorle in polvere e lo zucchero a velo. Montare il tutto con uno sbattitore elettrico.
In un'altra terrina, montare i tre albumi finché formano delle "creste", poi aggiungere poco per volta lo zucchero semolato.
Con una spatola in silicone, incorporare un quarto degli albumi montati al primo composto, mescolando delicatamente con movimenti dal basso verso l'alto; poi aggiungere la farina ed il cacao setacciati, il resto degli albumi montati e, da ultimo, il burro fuso.
Stendere (con l'aiuto di un sac a poche, possibilmente, o servendosi di una spatola) l'impasto su una placca foderata con carta forno e cuocere in forno preriscaldato a 220°C da 6 a 8 minuti.
Una volta cotto e raffreddato, servendosi di un cerchio in acciaio, ricavare un disco da 20 cm di diametro.
Il biscuit è molto morbido ed elastico, leggermente umido (non ha bisogno di bagna) e si conserva anche parecchi giorni se conservato in un sacchetto privato dell'aria e tenuto in frigorifero.
Per la gelatina morbida di arancia sanguinella
da "Percorsi" di Gianluca Fusto (pag. 116)
220 g di succo d'arancia filtrato
60 g di Glassa Absolu Cristal della Valhrona o 60 g di gelatina neutra
10 g di succo di limone (1 cucchiaio da tavola)
6 g di gelatina in polvere o in fogli
6 g di scorza di arancia grattugiata
Mettere in ammollo la gelatina in polvere (o il corrispondente peso di gelatina in fogli) con 18 g di acqua fredda.
Con il frullatore ad immersione mixare il succo di arancia e di limone, la scorza e la gelatina neutra.
Prelevare una piccola parte di succo di agrumi e gelatina e scaldarlo a 40 °C.
Unire la gelatina in polvere sciolta nell'acqua e mixare fono ad ottenere un composto omogeneo.
Colare in uno stampo da 20 cm di diametro e lasciare congelare.
Per la crema mousse al cioccolato e arancia
da "Non solo zucchero - volume 5" (pag. 262) di Igino Massari
90 g di tuorli
90 g di succo d'arancia
2 g di scorze d'arancia grattugiate
50 g di zucchero
200 g di cioccolato fondente al 70-72%
500 g di panna fresca senza carragenina
In una casseruola cuocere i tuorli, il succo e le scorze d'arancia e lo zucchero, mescolando in continuazione con una frusta a maglie fini fino a quando il composto raggiunge la temperatura di 82 °C.
Togliere dal fuoco e montare in planetaria con la frusta a media velocità o con uno sbattitore casalingo fino ad arrivare ad una temperatura di 30 °C.
Nel frattempo semimontare la panna. Fare attenzione a non usare panna addizionata di carragenina (lo è quella venduta dalla Granarolo nei supermercati): la carragenina è un addensante e quindi la struttura finale della mousse risulterebbe più compatta.
Sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria o nel microonde a bassa potenza (altrimenti si rischia di bruciarlo) e portarlo alla temperatura di 38/40 °C. Fare attenzione a non superare quella temperatura, diversamente quando viene unito alla panna la smonta.
Mescolando delicatamente con una spatola con movimenti dal basso verso l'alto, amalgamare al composto (tuorli+arancia+zucchero) dapprima un terzo della panna montata e poi il cioccolato fuso. Infine unire la restante panna.
Montaggio del dolce
Foderare un anello da 22 cm di diametro con una striscia di acetato, versare all'interno la crema mousse al cioccolato ed arancia. Posare sopra il disco di gelatina di arancia e sopra quest'ultima il biscuit.
Porre in congelatore a solidificare completamente.
Per la glassa lucida al cacao
da "Virtuosismi sul cioccolato" di Fabrizio Galla (pag. 17)
225 g di acqua
250 g di panna fresca 35% m.g.
125 g di cacao amaro in polvere
225 g di zucchero di canna bianco (io ho usato semolato)
125 g di glucosio 42 DE
22,5 g di gelatina alimentare in fogli
75 g di acqua per la gelatina
In una pentola scaldare l'acqua, la panna ed il glucosio.
A parte miscelare il cacao setacciato e lo zucchero e poi aggiungerli alla miscela di panna e cuocere fino a quando il composto raggiunge la temperatura di 104 °C, mescolando di continuo con una frusta a maglie fini.
Incorporare la gelatina precedentemente ammorbidita, farla sciogliere completamente e frullare a media velocità con il frullatore ad immersione per due minuti circa. Prestare la massima attenzione nel frullare: bisogna evitare assolutamente di inglobare aria, diversamente si formano delle bolle d'aria che, per quanto piccole, una volta che si andrà a versare la glassa sul dolce, scoppieranno e lasceranno inestetici, seppur minuscoli, cerchi. Per evitare che venga inglobata aria, tenere il mixer appoggiato sul fondo del recipiente.
Conservare la glassa in frigorifero, coperta con pellicola alimentare a contatto, per una notte prima di utilizzarla.
Glassaggio del dolce
Una volta che la torta si è solidificata, toglierla dall'anello di acciaio, eliminare la striscia di acetato e porre il dolce su una grata, a sua volta appoggiata su una teglia (e ciò per raccogliere la glassa in eccesso).
Prima di fare ciò, però è necessario scaldare la glassa a bagnomaria e farla sciogliere completamente mescolandola. Per essere certi che la struttura della glassa sia perfettamente vellutata e senza grumi, consiglio di filtrarla con il colabrodo e raccoglierla su una caraffa.
Galla, e come lui altri professionisti, indica come temperatura di glassaggio della glassa 32 °C. A quella temperatura la mia era molto liquida ed io l'ho usata a 27 °C.
La glassatura, non ve lo nascondo, è il passaggio più complicato e delicato. Ci vuole mano ferma e decisa. La glassa va versata velocemente partendo dalla circonferenza esterna del dolce, percorrendola tutta, per poi terminare con il centro della torta. Non toccatela per nessun motivo ! Se la temperatura della glassa è corretta, a contatto con il dolce congelato colerà lungo le pareti rapprendendosi.
Una volta che si sarà solidificata, decorare il dolce a piacere.
Io ho usato delle fantastiche scorzette di arancia candita che sono state un dono inaspettato della mia amica Eleonora. Talmente superlative che....una tira l'altra e in men che non si dica finiscono.
Wow è un paradiso di sapori complimenti !
RispondiEliminahahhah sono uguale anch'io :)
RispondiEliminalasciami dire che questa torta è un autentico capolavoro, dagli strati alla glassa! Complimenti! :)
Dolcissima Cristina, questa è una torta meravigliosa, sembra uscita da una pasticceria parigina!
RispondiEliminaBellissima sono senza parole è perfetta...le decorazioni
ce três chic! Bravissima!!!
I tuoi dolci sono dei veri capolavori!
Un abbraccio e felice week end!
Laura♡♡♡
Vale davvero la pena fare tardi se il risultato è questo...
RispondiEliminaBuon fine settimana,
V.
P.s. Stupenda la descrizione presa dal libro...
Ma ma ma tu sei una pasticcera con la P maiuscola Cri....ma anche una sonnambula....credo che se ti chiamasse all'una di notte ci faremmo grandi chiacchierate io e te.
RispondiEliminaQuesta torta è così regale, lucida (avevo notato le ante prima che tu ce lo dicessi ^_^) e sicuramente di un buono con tutte quelle consistenze che sono rimasta a bocca aperta.
Un abbraccio enorme e buon week end amica mia,
Vale
Ma sul serio l'hai fatta tu????? Oh my God, Massari dovrebbe tremare!!!!!!!!
RispondiEliminaUn dolce favoloso
RispondiEliminaFarei volentieri l'alba per riuscire a realizzare questo capolavoro
Complimenti
wow, bellissimo
RispondiEliminaÉ bellissima!! Sei la nostra enciclopedia dei dolci!
RispondiEliminaMi piace molto anche l'introduzione, andró a comprare il libro perché la protagonista mi sta giá simpatica e credo che siamo in molte a sentirci a lei affine...
Un bacio.
Silvia il libro merita ! Son racconti corti, si legge velocemente e sempre con il sorriso sulle labbra
EliminaMa poi con che coraggio la mangi una glassa così .. se mi venisse una glassa così sarei così gelosa che non la lascerei addentare da nessuno! :D
RispondiEliminaSembra un gioiello la tua! <3
E' un capolavoro!!!
RispondiEliminaLe tue torte sono tutte perfette.....ti ammiro moltissimo complimenti bravissimaaaaaaaaaaaaaa
Buon weekend<3
Mi sento onorata di aver preso parte, indirettamente, alla preparazione di questo dolce!!! grazie Cri!!!!
RispondiEliminale mie scorzette posate sopra quel bellissimo, perfetto, lucido lago nero (quanto brava sei?) e avvolte nelle spirali di cioccolato.
Che bella coincidenza che i miei canditi siano capitati da te proprio nei giorni in cui avevi imbastito questo dolce agrumato...destino.
Ammiro la maestria con cui hai montato gli strati: spessori proporzioanti tra loro e orizzontali. Io ancora creo strati non uniformi e inclinati!!! Vedere la tua perfezione è uno stimolo grande.
un caro abbraccio, ciao Cri e buon weekend.
Qui le parole non bastano. Ci vuole un immenso applauso alla tua bravura!
RispondiEliminache capolavoro, una torta straordinaria!!!!Bravissima!!!!Baci Sabry
RispondiEliminaun capolavoro davanti al quale non posso che rimanere incantata e senza parole, la perfezione e la bellezza assoluta, la bontà a livelli superlativi...non ci sono parole per esprimere la tua grandissima abilità, sei bravissima a livelli irraggiungibili,sei la perfezione:)))) ti ammiro davvero tantissimo Cristina e ti faccio i miei più sinceri e migliori complimenti:)))
RispondiEliminaun bacione:))
Rosy
Come fai? Dimmi: come fai? E' perfetta! Facciamo che ci troviamo e ci scambiamo i nostri saperi? Anzi no, non è possibile! Tu hai imparato benissimo a fare i lievitati e io? Non ci riuscirò mai a fare un simile capolavoro. Bravissima Cri, ti faccio un grande applauso
RispondiEliminasanto cielo ma è un'opera d'arte!!!
RispondiEliminawow,mi ripeto ma è proprio quello che ho detto quando ho visto questa fantastica torta,complimenti
RispondiEliminaPERFETTAAAA!!! Complimenti davvero Cristina è un vero capolavoro!!!
RispondiEliminaBacioni
Una torta perfetta, molto bella e immagino molto golosa !
RispondiEliminaCristina, ma che splendore è questa torta?!? Io una glassa cosi l'ho solo sognata..! E l'interno di questa magnificheria?!? Un insieme di consistenze uniche e gusti fantastici!
RispondiEliminaBravissima!
Che dirti Cristina, sono rimasta a bocca aperta davanti a questa meraviglia...non ho parole per definire tanta perfezione!
RispondiEliminache meraviglia questa torta! deve essere davvero deliziosa!
RispondiEliminaSono incantata da cotanta maestria! Sei straordinaria e non smetterò mai di dirlo e di pensarlo, la più brava di tutte!!!! E non pensare anche tu di andare a dormire alle 9 di sera....giammai! Non smettere mai di produrre magie come queste, sei un artista Cristina, e un giorno mi piacerebbe fare da assistente ad una delle tue magie....sarebbe bellissimo! Bacioni cara e buona settimana.
RispondiEliminaMeravigliosa!!! Complimenti sei bravissima, è perfetta, elegante, raffinata e......buonissima!!!
RispondiEliminaBaci
Meravigliosa perfetta buona settimana.
RispondiEliminaCri tesoro, sono anch'io un insonne di professione, mi sveglio tipo alle 3 per scrivere, smanettare in cucina e lavorare :) solo che per fare questo dolce, bello, preciso,perfetto come il tuo mi ci vorrebbero 2 settimane di notti insonni... Meraviglioso... incantata dalla perfezione della fetta a strati... sei sempre la numero 1.. e credo che il tuo talento meriti di essere premiato... :*
RispondiEliminabella da vedere, e sicuramente una bontà da gustare!!
RispondiEliminaCiao Cri ma qui davvero ci vuole un applauso...la torta è stupenda e degna dei migliori pasticceri. COMPLIMENTI SONO INCANTATA
RispondiEliminasono senza parole...davvero... è una meraviglia... molto meglio di quelle che trovi nelle pasticcerie più prestigiose e la glassa^? perfetta! io non credo ci riuscirei..sono troppo pasticciona!
RispondiEliminacomplimenti davvero !!!!!
Vabbè ma è un capolavoro. Complimenti e mi prenoto per una fettona!!
RispondiEliminanon posso che dire...PECCAMINOSA!!! chi può resistere a questa tentazione!?! ;-)
RispondiEliminaFinalmente ho un attimo per passare a trovarti!! Ma questa torta è meravigliosa!!! Complimenti!!
RispondiEliminaAltro che se ne vale la pena sacrificare un po' di sonno, darei una settimana di dormite per farla!!! Bravissima!!
Semplicemente spettacolare.. perfetta! Deve essere puro godimento!!!
RispondiEliminaio invece, per quanto insonne, sono più mattiniera che nottambula. ma in un caso o nell'altro non riuscirei mai a raggiungere la tua incredibile perfezione. le tue torte mi lasciano ogni volta estasiata a bocca aperta. davanti a questa capolavoro, credo non avrei neanche il coraggio di prendere il coltello per affettarla proprio per non rovinarla. complimenti, un abbraccio
RispondiEliminache meraviglia, favolosa la consistenza, il montaggio decisamente una gran torta un gran lavoro ma anche un ottimo risultato
RispondiEliminaNon smetterò mai di incantarmi di fronte ai tuoi capolavori. Se ne avessi una fetta avrei paura di assaggiarla per non rovinare tanta perfezione, ci credi? Eheh... dall'ora in cui posto questo messaggio, capisci che domattina alle 6:15, quando suonerà la sveglia, mi farò anch'io le solite false promesse di andare a letto presto! ;) Un abbraccio!
RispondiEliminaOh mamma!!!!! Cara, i tuoi dolci sono capolavori che lasciano davvero a bocca aperta!!! Con tutto il cuore, tantissimi complimenti!!!!!!!
RispondiEliminaUn bacione grande!!!
sono estasiata davanti a cotanta bellezza, eleganza e ...golosità!!!!
RispondiEliminaComplimenti !!!!
baci
Alice
Spettacolo!!! E' incantevole e posso immaginare la bontà! Bravissima Cristina, un abbraccio :) :**
RispondiEliminaAnche io mi riservo le ultime ore della sera per staccare un attimo la spina ed il venerdi sera tiro veramente fino a tardi perche' generalmente il sabato posso alzarmi un po' piu' tardi. Che dire di questo dolce che lascia senza fiato...e non solo per la precisione della glassa ma anche per come hai preparato i diversi strati interni...guardo la fettina e resto attonita...sei bravissima!!!!
RispondiEliminaVI RINGRAZIO, COMMOSSA PER LA STIMA CHE MI DIMOSTRATE !
RispondiEliminaCrisitna....cioè...ti prego....dimmi che nella vita sei una pasticcera professionista, o io mi butto dalla finestra!!! :D
RispondiEliminaQuesta torta è .....perfetta. Bellissima. Non trovo altri aggettivi per definirla.
Sei una campionessa <3
Io ci proverei a realizzare un sogno!!! Bellissima questa torta! degna di una delle migliori pasticcerie!!! :) Complimenti!!
RispondiEliminaCri... devo davvero farti i complimenti per la perfezione di questo dolce... la glassa è davvero così lucida da potersi specchiare! Ma non solo è colata perfettamente, senza uno sbavo o una increspatura! Davvero un risultato eccezionale! Anche il taglio del dolce è perfetto... Per il resto che dire? Cioccolato e arancia si sposano a meraviglia... ci sarebbe solo da allungare la forchetta e assaggiare! Brava, brava, brava!
RispondiEliminaI complimenti sono scontati. Forse non ci sono le parole per definire la bravura, se un capolavoro così non è eseguito da un maestro pasticciere. Quindi assodato ciò, voglio farti una domanda, cosa hai provato quando stavi per tagliarla? Rovinare un tale capolavoro, ti faceva quasi male o la voglia di assaggiarla ti ha fatto non pensare al passo che stavi per fare?
RispondiEliminaEbbene si, quando l'ho tagliata ho sofferto. Non l'ho scritto perchè immaginavo mi avrebbero preso per pazza ! E ti dirò che non sono stata la sola. Al momento del taglio i commensali erano lì attorno e con teatralità inscenavano una trafittura al cuore. Ma è durato poco: il tempo di prendere la forchetta ! Grazie
EliminaPosso chiedere gentilmente che gelatina oppure quanti Bloom ?
RispondiEliminaGrazie anticipatamente
Buongiorno e ben tornata.
RispondiEliminaQuando scrivi (per la glassa) “glucosio” intendi glucosio o sciroppo di glucosio ? La gelatina che usi è una 200 bloom ? Da quel che leggo “non toccatela per nessun motivo”, deduco che non bisogna spatolarla. Giusto ? Grazie sempre. Giulio