domenica 12 luglio 2020

Chiffon cake alle nociole



"Non ce puoi proprio fare, mamma", ha sentenziato mio figlio con tono di riprovazione venato di rassegnazione.
Ma non posso proprio dargli torto. Non riesco a partire per le vacanze lasciando sospesi a casa o, peggio, al lavoro. Il rientro, già di suo, mi aggrada poco. E nei giorni di ferie si accumula in ogni caso lavoro. Se poi mi accompagna il pensiero di arretrati pre-ferie, la fatica del rientro aumenta. Così la settimana della partenza immancabilmente do fondo alle ultime energie per non lasciare bucato da lavare e stirare e pulizie di fondo da eseguire. Quest'anno ho lavato a stirato tutte le tende di casa...di sera, dopo dieci ore di fila di lavoro !
Ma il "non ce la puoi fare" di mio figlio è anche riferito al fatto che io non riesco proprio a partire con
un numero ragionevole - ragionevole...dal suo di punto di vista ! - di bagagli, intesi in senso lato. In effetti viaggiamo in due con il bagagliaio strapieno e pure tutto l'abitacolo è ricolmo.
No, non mi porto una vagonata di vestiti e scarpe. Di certo, tutti quelli che servono per le nostre escursioni giornaliere tra pascoli, sentieri e cime senza essere costretta a lavare indumenti durante il soggiorno, opzione non contemplata minimamente !
I libri, e pure tanti, di certo non possono mancare. Da leggere la sera con il pile addosso, una copertina sulle gambe ed una tazza fumante di tisana alle erbe dell'Alto Adige.
E poi i viveri. Si lo so che il cibo da acquistare lo si trova ovunque, ma nei paesini di montagna la frutta e la verdura lascia alquanto a desiderare. Così io mi porto le cassette piene di vegetali. Anche perché la montagna me la vivo dall'alba al tramonto e usare il tempo per fare la spesa non mi garba per nulla.
Ammetto che non è indispensabile partire con anche il dolcino al seguito. Ma volete mettere il piacere di una fetta di torta soffice come un batuffolo di cotone al calduccio del "mio" maso al limitare del bosco? Tanto più se il viaggio è stato noioso perchè interamente sotto la pioggia che mi ha tolto il piacere di godere del paesaggio interamente sommerso dalle nubi. E la temperatura a 1200 m di quota non è certo quella della città.

Ingredienti per uno stampo da angel cake da 24-26 cm di diametro.
170 g di farina
80 g di nocciole tostate in polvere
250 g di zucchero
6 uova medie
105 g di olio
200 g acqua
10 g di lievito
scorza trattata finemente di un'arancia
un pizzico di sale

Preparare in una ciotola gli ingredienti secchi, mescolando con un cucchiaio la farina setacciata con il lievito, la polvere di nocciole ed il sale. 
Con uno sbattitore casalingo munito di fruste montare leggermente (per un paio di minuti) i sei tuorli con 130 g di zucchero semolato e la scorza d'arancia. Non è necessario montarli al massimo in quanto si ingloberebbe una quantità eccessiva di aria (l'aria necessaria viene già inglobata con la montata di albume e zucchero).
Versare l'acqua e l'olio sui tuorli sbattuti e montare lo stretto indispensabile per incorporarli agli ingredienti secchi fino ad ottenere un composto omogeneo. 
Unire gli ingredienti secchi e montare con le fruste elettriche per un minuto a velocità media. Non serve sbattere più a lungo, anzi è controproducente perché si ingloberebbe talmente tanta aria che, aggiunta a quella che si forma con la cottura per effetto del lievito e dell'aria inglobata dalla montata di albumi, il dolce si gonfierebbe in maniera smisurata...per poi sgonfiarsi repentinamente all'uscita dal forno. Lo dico per esperienza diretta con le prime chiffon ! 
Nella ciotola con gli albumi, aggiungere i restanti 120 g di zucchero semolato e montare il composto fino ad ottenere una consistenza molto cremosa ma abbastanza densa. Non bisogna montare troppo perchè se si monta eccessivamente nel momento in cui si miscela l'albume ai restanti ingredienti parzialmente si sgonfia
Versare un terzo del primo composto negli albumi montati, incorporando il tutto delicatamente a mano con una spatola con movimenti dal basso verso l'alto. Continuare fino ad esaurire gli ingredienti.
Versare nello stampo non imburrato (lo stampo non va assolutamente imburrato perchè diversamente dopo cottura la torta di affloscerebbe su se stessa) e cuocere a 160 °C per 60 minuti. Un'ora ci vuole tutta !
Appena tolto lo stampo dal forno, capovolgerlo e lasciarlo in quella posizione fino a raffreddamento completo. Asciugandosi si staccherà un po' alla volta dalle pareti. Se così non fosse è sufficiente passare la lama di un coltello.


22 commenti:

  1. Magnifica questa torta😍,si vede che è super soffice😋. E' una delle poche torte che non ho mai fatto perché non ho lo stampo. Tanti auguri di buon compleanno🎉🎉🎉🎉

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    1. No, dai Fede, non è possibile che ti perdi la chiffon. E' imbattibile quanto a sofficità. Grazie per gli auguri !

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  2. Mi vien da ridere a pensarvi con la macchina stracarica. Però in effetti come darvi torto a "munirvi" di bontà ;-) Allora buone ferie! Leggo da Federica che è stato il tuo compleanno e quindi auguri Criiiiiiiii! Ma quando, se posso? ;-)

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    1. Mile, lunedì 13. Io mi festeggio sempre in vacanza...Un abbraccio

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  3. Mi è piaciuto molto legger il tuo racconto anche perché mi rispecchio parecchio 😁 ho comprato lo stampo da chiffon ma alla fine sono quasi sempre sola, tutti a dieta e chissà quando potrò provare queste fantastiche ricette. Amo molto le vacanze in montagna ma anche quest’anno me le sogno, per cui buone vacanze a te 😘

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  4. Bello il tuo blog. Non lo conoscevo. Ora provo ad aggiungermi ai tuoi lettori fissi.

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