Se un toscano verace leggerà questa ricetta penserà all'istante che questi biscotti poco hanno in comune con i cantucci tradizionali. In effetti non gli si potrebbe dare torto in quanto i cantucci originali sono realizzati con lo zucchero semolato e sono privi di burro, quindi molto secchi (al limite del duro) ma perfetti per essere inzuppati nel vin santo. Gli artisti della pasticceria ci mettono del loro e innovano: ne è uscito un biscotto con un marcato sentore di caramello - dato dallo zucchero Dulcita - e gradevolmente friabile.
Da "I miei dolci italiani" di Roberto Rinaldini
Ingredienti per due teglie
180 g di burro
340 g di zucchero di canna
200 g di uova intere (4 medie)
3 g di sale
400 g di farina
100 g di fecola di patate
4 g di lievito in polvere
250 g di mandorle non pelate
semi di un baccello di vaniglia
scorza di un'arancia non trattata
(un uovo per spennellare)
Tirare fuori per tempo il burro e le uova dal frigorifero in modo che raggiungano la temperatura ambientale.
In planetaria con la foglia, o con uno sbattitore casalingo munito di fruste, montare il burro con lo zucchero (io ho usato il dulcita del commercio equo), i semi di vaniglia e la scorza di arancia fino ad ottenere una consistenza cremosa e soffice.
Aggiungere a filo le uova con il sale e continuare a montare fino a quando non saranno completamente assorbite. Bisogna fare attenzione che il composto non granisca. Io per evitare questo rischio alterno le uova con una parte delle polveri (farina, fecola e lievito) previamente setacciate tra loro. Completare l'inserimento delle polveri fino ad ottenere un composto omogeneo e compatto e ultimare inserendo le mandorle.
Dividere l'impasto formando quattro filoni larghi 4 cm e lunghi quasi quanto la teglia. Posizionarli su carta da forno e spennellarli con l'uovo sbattuto (questa operazione è finalizzata unicamente ad aver un biscotto lucido sulla superficie per cui volendo si può ometterla).
Cuocere in forno preriscaldato a 180 °C per una trentina di minuti.
Sfornare i filoni e tagliarli subito (con un taglio a ghigliottina), con un coltello con lama affilata e liscia, a fette spesse 1,5 cm di spessore. Rinaldini scrive di lasciarli raffreddare per 15 minuti e poi di tagliarli. I cantucci sono biscotti che ho preparato più volte (nel mio archivio trovate ricette di altri autori) e ho sperimentato che il taglio a caldo è più agevole e dà risultati migliori in quanto le mandorle, raffreddandosi, sono più difficoltose da tagliare. Disporre i biscotti nuovamente sulla teglia e tostare in forno per 10 minuti a 150 °C (così dice la ricetta; io invece li ho lasciati dentro il forno spento a 180°).
Io li trovo molto belli! Gnam
RispondiEliminaCome resistere ai cantucci, sono così invitanti che viene voglia di allungare la mano per prenderne qualcuno. Buona giornata
RispondiEliminaSono bellissimi!! Poi mi sembrano una variante meravigliosa per chi non apprezza la "durezza" dei catucci che io adoro. un abbraccio grande.
RispondiEliminaSe non ci fosse innovazione, anche nella pasticceria, non ci sarebbero tutte queste delizie meravigliose. Ciao amica ❤️
RispondiEliminaHa ragione Terry! E questi cantucci si mangiano con gli occhi. Grazie Cristina!
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