Un dolce particolare, non a tutti piacerà; ma incuriosirà chi ama sperimentare accostamenti un po' insoliti come quello del cioccolato con il pepe. La nota acidula dei lamponi e quella croccante dei pistacchi conferisce al dolce un buon equilibrio di consistenze e sapori.
Da "Le ricette di Eataly - Torte e biscotti"
Dosi per una tortiera da 22 cm di diametro
150 g di cioccolato fondente al 70%
100 g di burro
80 g di tuorli
140 g di albumi
175 g di zucchero
150 g di latte intero
75 g di farina bianca 00
75 g di fecola
200 g di lamponi
100 g di pistacchi di Bronte
8 g di lievito per dolci
5 g di pepe
1 g di sale
Per la salsa al cioccolato
100 di cioccolato fondente al 70%
130 g di panna fresca
20 g di glucosio
Sciogliere il cioccolato con il burro in un pentolino a bagnomaria.
Mettere in un robot da cucina i tuorli, il latte, 100 g di zucchero ed il pepe e amalgamare (non è necessario montarli).
Aggiungere poi il burro e il cioccolato fusi e, a seguire, la farina, la fecola e il lievito previamente setacciati tra loro, mesco.
Frullare fino a ottenere un composto omogeneo.
Montare gli albumi con i restanti 75 g zucchero ed incorporarli quindi al composto, mescolando delicatamente con una spatola con movimenti dal basso verso l'alto per non smontarli. Consiglio di montare gli albumi con lo zucchero, anzichè semplicemente a neve come prevede la ricetta perché diversamente ci sarebbe troppa differenza di consistenza nei due impasti e gli albumi rischierebbero di smontare.
Aggiungere 50 g di pistacchi tritati grossolanamente e 100 g di lamponi tagliati a metà.
Aggiungere 50 g di pistacchi tritati grossolanamente e 100 g di lamponi tagliati a metà.
Imburrate e infarinate una tortiera di 22 cm di diametro (nel libro si parla di 20 cm ma, a mio avviso, è troppo piccola, perchè già nello stampo da 22 la torta risulta molto alta), precedentemente imburrata ed infarinata, versare il composto e rifinire con lamponi e pistacchi rimanenti. Cuocere in forno per circa 30 minuti a 175°C.
Per la salsa, scaldare la panna con il glucosio e versarla sul cioccolato precedentemente ridotto in scaglie, in tre fasi. Rifinire il composto con un frullatore ad immersione, cercando di non fare bolle.
Togliere la torta dal forno, lasciarla raffreddare e decorarla a piacere con altri pistacchi interi o tritati grossolanamente.
Ho preso un chilo solo a leggere il post, ma ne è valsa la pena! Complimenti e un abbraccio
RispondiEliminaSicuramente domani inizierai la giornata alla grande, molto golosa la tua torta. A me piace sperimentare e qualche volta anche io faccio delle miscele strane. Mi piacerebbe provare di più, solo che in famiglia qualcuno mi guarda strano e brontola, invece io non mi tiro indietro da niente. Buonissima !
RispondiEliminaIO non esiterei ad assaggiarla :-) Amo le novità ed il cioccolato con il pepe non l'ho mai sperimentato ^_^
RispondiEliminaBuon we Cri <3
A me intriga molto, sai!? Me la segno.....
RispondiEliminaBuon fine settimana!
Pepe e cioccolato, invece, a me piace molto. A volte utilizzo anche pepi diversi da quello nero e trovo che ci stiano molto bene all'interno di un dolce. Deve essere strepitoso il sapore, almeno tanto quanto lo è l'aspetto :)
RispondiEliminaSarei curiosissima di assaggiarla in quanto gli abbinamenti mi ispirano troppo,sicuramente e' buonissima:)).
RispondiEliminaInoltre ha un aspetto estremamente invitante e golosissimo,grazie infinite per la condivisione Cristina e i miei migliori complimenti,bravissima come sempre:)).
Un bacione e buon fine settimana:)).
Rosy
Normalmente non amo accostamenti insoliti come il pepe nei dolci, ma sono curiosa di conoscere il tuo giudizio personale. A te è piaciuta?
RispondiEliminaSi, perché il pepe non è invadente e c'è un buon equilibrio di sapori dolce-amaro-acido-piccante. La consistenza è umida-fondente ed i pistacchi danno il tocco croccante.
EliminaDove posso trovare questo libro? Non è nella mia collezione e ovviamente mi incuriosisce...
RispondiEliminaVanessa, era un libro, acquistabile in edicola, abbinato a Il Corriere della Sera. Potresti provare a cercarlo sul sito di Eataly e del Corriere (o scrivendo alla redazione)
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