Che tristezza. Il vero senso del Natale, quello religioso, è stato smarrito da tempo. Ma di questo passo si perderà per strada anche il gusto profano della festa. La festa si nutre di attesa e di desiderio; di novità e di aspettative. Ma che festa può esserci se già a settembre compaiono panettoni e pandori nei supermercati e già da allora vengono esposti nelle vetrine i primi simboli del Natale ?
Domenica segnerà l'avvio ufficiale del tempo di Avvento. Solo allora comparirà il panettone su queste pagine. Per il momento ho tirato fuori solo gli stampi e mi sono allenata con un lievitato ad un unico impasto di esecuzione semplice. La ricetta è della mia amica Terry, grande appassionata di lievitati e mia Maestra.
Ingredienti per uno stampo da 500 g (io ho raddoppiato le dosi)
150 g di latte tiepido
70 g di pasta madre al raddoppio
200 g di farina manitoba W330
50 g di farina di riso
80 g di zucchero
50 g di burro
1 uovo
1 tuorlo
scorza grattugiata di mezza arancia e di mezzo limone
semi di un baccello di vaniglia
1 pizzico di sale
Ingredienti per la glassa
1 albume
2 cucchiai di farina 00
1 cucchiaio di farina di mais fine
1 cucchiaio di zucchero semolato
granella di zucchero
pistacchi tritati (io non li avevo)
Intiepidire il latte, facendo attenzione che non superi i 27 °C e aggiungere gli aromi lasciandoli in infusione.
Nell'impastatrice con il gancio mettere lo zucchero, l'uovo, il tuorlo, il latte aromatizzato, la pasta madre a pezzi e le due farine setacciate, Quando l'impasto avrà raggiunto la consistenza voluta, aggiungere il burro ammorbidito (toglierlo per tempo dal frigorifero) a pezzetti lasciandoli incorporare completamente prima di aggiungere il successivo.
Aggiungere il sale e lasciar andare l'impastatrice per 15 minuti a media velocità.
Versare l'impasto sul piano di lavoro e lasciarlo riposare per 1 ora.
Nel frattempo preparare la glassa versando in una ciotola (o in un robot da cucina) tutti gli ingredienti, con esclusione dei pistacchi e della granella di zucchero, miscelare velocemente e riporre in frigorifero.
Trascorsa un'ora, pirlare l'impasto (cioè arrotolarlo sul piano di lavoro con le mani in modo da conferirgli una forma sferica) e metterlo nello stampo. Se cercate su You Tube trovate molti video che spigano come fare-
Coprirlo con la pellicola alimentare (per evitare che secchi in superficie) e porre in un luogo caldo (ottimale la temperatura di 28 °C).E lasciare lievitare fino a quando l'impasto arriva ad un centimetro dal bordo.
Glassare l'impasto, aiutandosi con un sac a poche; cospargere di pistacchi e granella di zucchero.
Cuocere in forno preriscaldato a 175°C per 40 minuti (50 per lo stampo da chilo).
Ciao Cristina, anche secondo me si perderà ogni senso del Natale e di ogni altra festa, non solo per colpa della commercializzazione di qualsiasi evento, sacro o profano, ma anche per l'incapacità di fare quei piccoli sacrifici e di saper aspettare per soddisfare i propri desideri. Io faccio l'educatrice, e assisto basita davanti alle pretese, sempre soddisfatte, di bambini di tre anni che ogni giorno hanno un gioco nuovo. Comunque, a prescindere, complimenti per la tua meravigliosa focaccia!
RispondiEliminaComdivido pienamente quello che ci dici ,ottimo assaggio,buon fine settimana
RispondiEliminaFantastica! Veramente strepitosa 👏👏👏 sarebbe perfetta anche per il
RispondiEliminaMio nuovo giveaway se ti fa piacere
http://www.batuffolando-ricette.com/2016/11/giveaway-il-natale-da-batuffolando.html?m=1
Carissima Cristina, concordo in pieno con quanto scrivi: oggi il senso del Natale è a mio giudizio svanito...ricordo ancora, oltre trent'anni fa, i Natali di quando ero piccola e dei quali conservo ricordi indelebili, emozioni che oggi non si potrebbero mai e poi mai percepire, a prescindere da dove ti
RispondiEliminatrovi e dalla compagnia!! Secondo me quel senso di magia, di mistero, di
aspettativa felice che si percepiva nell'aria, quell'essere così diversi rispetto ai nostri giorni rendeva questa ricorrenza veramente aspettata, unica e speciale..e non credo si tratti solo del fatto che all'epoca ero bambina e
vedevo le cose con occhi diversi .....
Questa focaccia che hai realizzato è spettacolare a dir poco come tutte le tue meravigliose creazioni;perfetta sia esternamente che a livello di consistenza interna, soffice e lievitata benissimo come piace a me..un vero capolavoro:))).
Bravissima come sempre Cristina, ti faccio i miei migliori e più sinceri complimenti:))
un bacione e buon fine settimana:))
Rosy
Ma che bontà carissima, ci vuole una bella fetta anche se è tardi ! Buona domenica !
RispondiEliminaChe meraviglia!! É un capolavoro! Bravissima! Si...in effetti credo anche io che con il Natale si stia un po' esagerando nell' anticipare i tempi...tutto per fare marketing...
RispondiEliminaBuona serata!
e che c'è da dire???? è fenomenale!! un bacio
RispondiEliminaE io sono onorata di essere stata la tua maestra ... anche se non è vero. Ti ho solo dato alcuni consigli. Bellissimo anche questo. Complimenti amica mia ♥
RispondiEliminaGrazie Cristina della bella ricetta, la sto provando ma non mi trovo molto con le dosi della farina: ho dovuto aggiungerne molto più di quanto previsto, hai avuto lo stesso problema? La prossima volta eviterò gli albumi. Ti farò sapere.
RispondiEliminaLe dosi della farina sono giuste. Se hai difficoltà nel senso che l'impasto è troppo molle dipende quasi certamente dal tipo di farina che hai usato. Non tutte le farina assorbono lo stesso quantitativo di liquidi. Le farine generalmente vendute nei supermercati non sono un gran che da questo punto di vista, neppure la manitoba (io uso farine professionali per non incappare in queste difficoltà). Oppure (cioè se la farina era adeguata come tipologia e qualità), se ti è venuto troppo molle, può essere che i tempi di impastamento siano stati troppo rapidi, nel senso che magari non hai dato tempo all'impasto di idratarsi
EliminaGrazie, ho usato una farina di grano tenero tipo 1, la prendo sempre al mulino e uso prevalentemente quella. Il W purtroppo non è mai indicato ma so che questa è abbastanza tenace. Ma allora, tanto per capire, l'impasto che consistenza deve avere? Perché forse è corretto che sia molto molle, da dover lavorare con le spatole perché nelle mani non ha consistenza?
EliminaComunque, a cottura ultimata, com'era prevedibile la focaccia anche se ha lievitato ha una durezza notevole! E' evidente che ho usato troppa farina! Ma il gusto è molto apprezzabile, la userò tagliata a fettine come pan da toast per la prima colazione. Ma riproverò senz'altro, perché mi è piaciuta molto sia la facilità della ricetta che la bontà del lievitato.
Grazie ancora. Un saluto.