mercoledì 23 ottobre 2013

Torta macchia


Che ne sai tu dell'amore.
Messa così, nero su bianco. Senza punto di domanda o punto esclamativo. Per di più scritta in stampatello nel bel mezzo di un foglio A4 infilato da mio figlio nella mia cartella di lavoro insieme al suo libro di chimica, del quale dovevo fotocopiare un paio di pagine. Oddio che mai gli avrò detto per farlo sentire non capito ? E se l'ho ferito ? E se si è sentito mal giudicato ?
Vabbè...ha pur sempre ragione...di amore non ne capisco molto. Resta un mistero il perché l'amore talora nasca come un rivolo stentato per poi trasformarsi in un fiume che scorre dolcemente e riempie le anse della vita. Perché talaltra si manifesti come un vulcano in eruzione che lascia a terra solo pietre nere e dure. Perché per qualcuno sia un vento che stordisce e per altri una brezzolina che rinfresca dal troppo calore nell'aria. 
Ha ragione, non ne capisco granché ma non riesco proprio a ricordarmi dove sono inciampata nei discorsi. Lo confesso: ogni tanto perdo frammenti. Ma avete idea di cosa sia un adolescente al rientro da scuola ? Il suo sistema nervoso è governato dalla fame, grandina parole, respira corto per la foga di sputar fuori discorsi, saltella da un'amica ad un professore, poi vira su un compagno, inforchetta la pasta, mastica in fretta e deglutisce, lascia sul piatto le emozioni. Ed io, lo confesso, mi perdo, entro in modalità stand by. E perdo pezzi.
La sera a cena, respiri lunghi e quiete. "Ah...mamma...mi hai prenotato il libro in biblio ?" 
"Libro ? Quale libro ?"
"Ma mamma, ti avevo messo il foglio in cartellaaaa !!!! Uffa !"
"Ah...si...il libro - lampo di genio mi soccorre - non potevo, non mi hai scritto l'autore"
"Ma mammaaa ! Quanti libri vuoi che ci siano con quel titolo ???"
Prenotato. Meglio che me lo legga pure io...sia mai che ne capisca qualcosa dell'amore.

Da "Profumi dal forno" di Omar Busi
Ingredienti per una tortiera da 20 cm
50 g di fecola di patate
200 g di farina debole
75 g di uova
90 g di zucchero semolato
25 g di liquore all'arancia 45° (la ricetta originale prevede anice)
7,5 g di baking
100 g di latte intero di alta qualità
100 g di burro fresco
5 g di scorza di limone grattugiata
2,5 g di sale

Montare in planetaria il burro con lo zucchero, quindi introdurre gradualmente le uova ed il latte. Incorporare, mescolando delicatamente a mano le polveri, il liquore e la scorza.
Per ottenere il composto al cioccolato, tenere da una parte 1/3 dell'impasto ed aggiungere 50 g di cioccolato fondente e 25 g di latte.
Versare in una tortiera imburrata i due composti alternandoli a piacere in modo da formare la variegatura.
Cuocere in forno preriscaldato a 180 °C per 35-40 minuti circa.

25 commenti:

  1. ahahahahahah Cri!! che confusione!!! ;D
    belli.. voi due!!!

    RispondiElimina
  2. Avere a che fare con una prole adolescente metterebbe in crisi chiunque :)
    Menomale che c'è questo libro di Busi a darci certezze. Io lo adoro per il tipo di dolci che contiene. I dolci da forno sono i miei preferiti e lui davvero è un maestro.
    la torta macchia non l'ho ancora provata, ma conto di rimediare presto!

    RispondiElimina
  3. Semplice e buona. Quella fetta è perfetta.
    Il titolo di quel libro ha creato un bel equivoco :)))!

    RispondiElimina
  4. Ciao Cristina, stare dietro ai figli adolescenti non è facile, ti capisco, capisco benissimo ^_*
    Immagino comunque che tuo figlio abbia gradito questa deliziosa torta, io ne mangerei volentieri una fetta...facciamo due...troppo buona!!!
    Bacioni...

    RispondiElimina
  5. Cara Cristina, ancora non ho figli, ma penso che con figli ancora adolescenti possano capitare equivoci, talvolta incomprensioni, trattandosi di un'età un pò critica...di questo ho sentito parlare da parte di persone che hanno figli di quell'età:) la tua torta è troppo bella, sicuramente buonissima....complimenti, ne vorrei assaggiare una fetta..è talmente invitante...grazie per aver condiviso questa bellissima ricetta!!!:))
    un bacione!!!
    Rosy

    RispondiElimina
  6. Alle volte siamo li a farci mille domande sul cosa come e perché, dimenticando che forse la soluzione è molto più semplice di ciò che immaginiamo! Buonissima la tua torta!
    Alice

    RispondiElimina
  7. ahah scena fortissima!!;)
    e buonissima la torta!!! :)

    RispondiElimina
  8. Cristina, mi hai fatto sorridere!!! La torta è bella soffice e golosa, ma anche "casalinga": adoro queste ricette!! E dato che il vostro equivoco mi ha molto incuriosita... ora vado a vedere di cosa tratta il libro!

    RispondiElimina
  9. Ahhahahah di prima mattina son riuscita anche a sorridere non ho figli ma ho rivisto la scena tra mia sorella e mio nipote si in realta' anni difficili ma non diciamolo ai nostri nipoti neee'... anni meravigliosi primi amori primi approcci...............che meravigliaaaa.............la torta ora una fettonzola l'avrei gustata ma giusto per accompagnare il caffe' che hai capito mica son golosa io..... noooooo di piu' ahhhhhhhhhhhhhh serena giornata.... Giovanna

    RispondiElimina
  10. Nè so qualcosa anch'io della memoria che ogni tanto se ne va in vacanza.... ho bigliettini promemoria appiccicati ovunque! Il tragico è che a volte mi scordo pure di leggerli!!!!
    Adoro le torte a doppio gusto! ;-)

    RispondiElimina
  11. ahahhahh Cristina mentre ridevo riflettevo,anche mio figlio è in piena età "no carne no pesce" ed è difficile star dietro ai loro umori,senza farli irritare,il chè nel caso del mio è molto facile.
    Anche io non capisco più niente dell'amore e quasi quasi cerco sto libro e lo leggo pure io :-)
    Prendo una fettona della tua delizia e rifletto :-)))

    RispondiElimina
  12. il tuo racconto mi ha spinto in dietro, ai giorni dove io ero adolescente, ho un bellissimo ricordo di quei pranzi con mamma e mia sorella, facevamo a gara per raccontare le avventure di un giorno... così come tu l'hai raccontato con la foga di tirar fuori tutto tralasciando solo quel piccolo segreto.
    ti abbraccio Nahomi

    RispondiElimina
  13. Perfetta per la colazione, ottima!!!

    RispondiElimina
  14. Ahahahah ! Ecco gli equivoci...e nella tua testa ti sei fatta un film ! Poi me lo racconti quel libro, ok ??
    meravigliosa questa torta...ha una consistenza che mi intriga troppo...
    Ti abbraccio !

    RispondiElimina
  15. Ma daiiii, ti immagino a scervellarti ... avere un adolescente maschio in casa non so cosa sia. So invece cosa vuol dire avere un adolescente femmina e non so cosa sia meglio!! Buona e genuina la tua torta marmorizzata. Brava un bacio

    RispondiElimina
  16. Cavoli, essere madri induce ad autoanalisi estreme, ahah... Per come sono cervellotica io e afflitta da un senso di colpa onnipresente, mi sarei psicanalizzata molto più di quanto non abbia fatto tu :-). La torta macchia sa di molto soffice ma mi chiedo perché non metti mai il numero delle uova ma il loro peso...giusto per non rimanere senza qualche dubbio ;-). Un bacio, amica mia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ros...tranquilla...mi son autopsicanalizzata tutto il pomeriggio !!! Sono una produttrice industriale di pare mentali ! Metto il peso delle uova in primis per fedeltà alle ricette che uso e poi perchè è un dato preciso. Il numero delle uova, quando ne metti più di una, puoi variare di molto la grammatura finale a seconda delle loro dimensioni. Anche in quelle standard industriali il peso non è lo stesso. E poi non sempre si "pulisce" bene il guscio internamente

      Elimina
  17. Ma è troppo bella! Fortissimo questo gioco di colori :-)

    RispondiElimina
  18. parliamo della torta che è meglio, ottima e molto carina

    RispondiElimina
  19. "...ogni tanto perdo frammenti..." ...che espressione meravigliosa!
    come briciole della tua torta golosa e sincera.
    Bentrovata Cristina
    Un saluto
    Barbara
    (la Mug)

    RispondiElimina
  20. -Non sono ancora arrivata a questa fase adolescenziale con le bimbe ancora piccole ma di certo mi ci sono vista io...tal quale a tuo figlio..e ad aspettarmi a casa c'era mamma, dolce, accogliente e comprensiva proprio come te...questa torta ha proprio un bel colore....che buona deve essere...

    RispondiElimina
  21. non oso nemmeno pensare a mio figlio in piena crisi adolescenziale, anche se ormai manca poco...ma non è possibile ieri era ancora un cucciolotto paffutello!!! ho appena avuto un calo di zuccheri, una fettina di torta è rimasta?

    RispondiElimina
  22. Bellissimo Cristina! Ahahah.......era un libro....meno male ! Figlia sedicenne anche io, a volte mi sembra la bambina di sempre, altre volte sfuggente e lontana....beata adolescenza e povere mamme :). Le tue torte sono una sicurezza ogni volta, quelle più complesse e quelle coccolose come questa.

    RispondiElimina
  23. ah ah ah Cri...chissà tu cosa pensavi......troppo forte sti figli......ne sanno una più del diavolo..ahahahaha

    RispondiElimina
  24. Anche le cose più semplici sono belle , le foto che fai rendono i tuoi dolci ancora più belli, sono felice di vedere il tuo blog!

    RispondiElimina

Printfriendly