venerdì 7 giugno 2013

Wiener traum... ovverosia... sogno viennese




Stefano Laghi vi dice qualcosa ? Probabilmente alla stragrandissima maggioranza dei non professionisti della pasticceria non dice nulla, perchè non è tra quelli che appaiono in trasmissioni televisive. Eppure lui è tra i grandissimi pasticceri della scena nazionale ed internazionale. E' un artista e un creativo, ma non cade mai negli eccessi nè vuole stupire a tutti i costi. Ha pubblicato un libro di torte da forno, in parte prendendo spunto dai grandi classici ma per lo più creando veri inediti capolavori di gusto. E' un testo per professionisti che come tale presuppone concetti di base e tecniche date per acquisite. I dolci sono complessi, con più preparazioni. L'ho comprato a gennaio, in questi mesi l'ho letto dall'inizio alla fine, ricetta per ricetta, lentamente, assaporando con gli occhi e la fantasia. Lentamente. Immaginando quel che sarei riuscita a fare io. L'ho riletto, con un misto di frenesia per il desiderio di mettermi alla prova, e di trepidazione per gli scogli imprevisti che inevitabilmente avrei incontrato. Ho fatto annotazioni e calcoli per arrivare a dosi "casalinghe". Ho pregustato il momento in cui, fatto un bel respiro, avrei deciso di lanciarmi nella sfida e mi sarei cimentata con una prima ricetta. Confesso che ho scelto quella che mi è sembrata più semplice.
(Se vi interessa saperne di più del "personaggio"...leggete qui)

Nuovi Classici#2 Cakes - Reed gourmet
INGREDIENTI per una tortiera da 22 cm di diametro (io ho semplicemente dimezzato le dosi del libro. Non ho fatto alcuna modifica nella grammatura nè nel procedimento (eccezion fatta per l'uso della ganache, come detto sotto)
Per la pasta frolla al cacao
450 g di farina
4 g di baking
50 g di cacao
300 g di burro
200 g di zucchero a velo
25 g di tuorli
50 g di uova

Per la salsa al cioccolato
50 g di acqua
12 g di sciroppo di glucosio
13 g di zucchero
20 g di cacao
25 g di cioccolato fondente

Per il ripieno tipo sacher
150 g di burro
75 g di zucchero a velo
125 g di tuorli
175 g di farina
110 g di salsa al cioccolato
8 g di baking
75 g di zucchero semolato
160 g di albume

Per la ganache al cioccolato
100 g di panna
125 g di cioccolato fondente 55%
20 g di glucosio

Per la finitura
frutta sciroppata q.b.
confettura di albicocche q.b.
biscotti di pasta frolla al cacao

PROCEDIMENTO
Pasta frolla al cacao
In planetaria con la foglia (o con un mixer casalingo) far sabbiare il burro freddo a dadini e lo zucchero (bisogna ottenere un composto in briciole grossolane). Aggiungere tutti gli altri ingredienti e impastare quel tanto che basta a che si formi una palla. Dare all'impasto la forma di un panetto, avvolgerlo nella pellicola alimentare e far raffreddare in frigo (almeno un paio d'ore). Con l'abbattitore sarà sufficiente il riposo di un'ora.
Al momento dell'utilizzo, tirare la frolla ad uno spessore di 3-4 mm e foderare la tortiera precedentemente imburrata.
Con la frolla avanzata, preparare dei biscottini fatti a forma di pallina e cotti in forno a 180 °C per 15 minuti.

Salsa al cioccolato
Scaldare l'acqua con il glucosio; in un recipiente a parte miscelare lo zucchero con il cacao e poi stemperarlo con il liquido caldo. Portare a bollore, mescolando in continuazione con una frusta. Aggiungere il cioccolato fondente tritato e far raffreddare velocemente (5 minuti di abbattimento in positivo). Conservare in frigorifero.

Ripieno tipo sacher
Impastare con la foglia (o con le fruste di uno sbattitore casalingo), il burro in pomata con lo zucchero, aggiungere i tuorli e, successivamente, la salsa al cioccolato. Poi, mescolando a mano con una spatola, alleggerire il composto con un po' di albume montato con lo zucchero. Aggiungere la farina con il lievito. Da ultimo alleggerire il tutto con la restante parte di albume. Queste operazioni vanno fatte con delicatezza perché bisogna evitare assolutamente che il composto si sgonfi perdendo l'aria incorporata.

Ganache al cioccolato
Tritare finemente il cioccolato  e porlo in un contenitore. Nel frattempo portare a bollore la panna e lo sciroppo di glucosio. Versarne un terzo sul cioccolato fondente e mescolare con piccoli cerchi partendo dal centro del contenitore in modo che si formi un nucleo cremoso. Aggiungere un ulteriore terzo della panna e ripetere l'operazione. Terminare con la panna restante. Lasciare raffreddare a temperatura ambientale.

MONTAGGIO DEL DOLCE
Ungere la teglia e foderarla con la pasta frolla al cacao tirata ad uno spessore di 4 mm.
Bucherellare il fondo della frolla e versare un sottile strato di marmellata di albicocche (serve per isolare la frolla in modo che non assorba l'umido del composto e per evitare che, dopo la cottura, il ripieno si stacchi).
Sistemare sopra la confettura la frutta sciroppata ben sgocciolata.
Coprire con lo strato di ripieno tipo sacher e cuocere in forno preriscaldato a 170 °C.
Una volta fredda, tagliare la calotta di cottura della torta in modo da rendere la superficie completamente piatta.
Stendere sul bordo perimetrale uno strato sottilissimo di ganache in modo che funga da collante dei biscotti che andranno posizionati sopra.
Montare, quel tanto che basta, la ganache con le fruste di uno sbattitore e decorare con un sac a poché. Il maestro Laghi per la verità la ganache l'ha colata sulla superficie della torta ma a me sorrideva di più l'idea di...ciuffettarla. 

giovedì 6 giugno 2013

Sorbetto di fragola e fiori di sambuco



Avevo nove anni quando mio padre è stato trasferito a Milano per lavoro. Nei primi tempi faceva il pendolare e rientrava a Vicenza il venerdì sera. Tempo di cercare casa e, con mia mamma e mio fratello, l'abbiamo seguito e siamo andati ad abitare a Monza. Nei primi mesi della sua nuova vita da pendolare, quando tornava a casa ci portava sempre un regalino. Fu così che a mia mamma regalò un libro di Luisa Spagnoli "Come fare i gelati in casa con o senza macchina", edizioni Rizzoli. Il libro, datato 1976, è ancora nella mensola della cucina di mia mamma, con le pagine vistosamente ingiallite dal tempo e con macchioline quà e là che lo rendono amabilmente vissuto. Quel libro ha segnato l'inizio della nostra passione per il gelato home made. All'epoca non avevamo la gelatiera e mia mamma si arrangiava con le vaschette del ghiaccio e poi con il frullatore. Certo, il gelato non veniva spumoso e gonfio (il che significava anche meno aria nello stomaco) ma era comunque cremoso. Per me e mio fratello era una festa a prescindere. Il nostro preferito era il sorbetto di fragola. E tale è rimasto nel tempo perché ha il sapore delle lunghe giornate estive trascorse in cortile a giocare.


Dal volume "gelati e sorbetti" della collezione "La grande pasticceria d'autore" de Il Sole 24 ore
Ingredienti per 6 persone
500 g di polpa frullata di fragole
1,5 dl di acqua
40 g di succo di limone
150 g di zucchero
10 corolle di fiori di sambuco
buccia di 1 limone
buccia di 1 arancia

In una casseruola scaldare fino ad 85 °C  l'acqua con lo zucchero e le bucce del limone e dell'arancia. Spegnere il fuoco, aggiungere i fiori di sambuco, coprire con la pellicola alimentare e lasciare in infusione per almeno tre ore.
Trascorso questo tempo, filtrare l'infuso con un colino a maglia fine. Unire il frullato freddo di fragola.
Versare nella gelatiera a mantecare.

lunedì 3 giugno 2013

Torta paradiso moderna


Ciò che è semplice viene spesso liquidato con un "facile" e non gli si presta la dovuta attenzione. Si tende a sottovalutare la semplicità. Sia che si tratti di persone, di situazioni o anche banalmente di dolci. Mi rendo sempre più conto che generalmente si pone molta enfasi sulla ricetta e sui suoi ingredienti ma non altrettanta sulla tecnica con la quale eseguirla. Questa è oltremodo importante anche nei dolci semplici come la torta paradiso. Che così semplice non è se si aspira ad un risultato eccellente cioè ad una nuvola soffice. La ricetta che vi propongo oggi è del grande maestro Iginio Massari ed è tratta dal suo "Non solo zucchero, volume 1". L'uso del burro anidro (altrimenti noto come burro chiarificato; lo trovate nei supermercati prodotto dalla Prealpi) conferisce una sofficità senza eguali e nella stessa direzione va l'uso del limoncello che, come tutti gli alcolati, svolge una blanda azione lievitante.

Ingredienti per una tortiera da 24 cm di diametro
250 g di burro anidro
250 g di zucchero a velo
semi di mezzo baccello di vaniglia
scorza grattugiata di mezzo limone
20 g di limoncello
100 g di tuorli (un tuorlo di uovo medio pesa 18-20 g)
1,5 g di sale
100 g di fecola
150 g di farina
5 g di baking
150 g di uova (3 medie)
50 g di zucchero

Tirare fuori per tempo dal frigo il burro e le uova in modo che arrivino alla temperatura di 22-24 °C.
Montare in planetaria con la frusta (o con uno sbattitore casalingo) il burro anidro con lo zucchero a velo, il sale, i semi del baccello di vaniglia, il limone grattugiato ed il limoncello fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso. Non si tratta semplicemente di "mescolare" gli ingredienti; è necessario ottenere una montata che inglobi la giusta quantità d'aria. Né troppo poca, diversamente il dolce con la cottura risulterà troppo compatto, né troppa, diversamente l'aria con il calore del forno si disperderà e la torta...si sgonfierà miseramente. Nel montare gli ingredienti è importante azionare la planetaria inizialmente a bassa velocità per poi aumentarla gradatamente. Questo perché se la planetaria viene azionata subito ad alta velocità le bolle d'aria che si formano saranno grosse e quindi poco stabili in quanto rischiano di rompersi...con conseguente dispersione dell'aria e relativo afflosciamento della montata.
Una volta ottenuta una massa gonfia e spumosa, sempre con la planetaria azionata versare a filo i tuorli d'uovo. A filo significa che bisogna dare il tempo al tuorlo di venire assorbito dall'impasto, diversamente si corre il rischio che la massa si "sgrani" (cioè assuma una consistenza del tipo...latte cagliato !)
Nel frattempo, in una bacinella a parte, montare le uova con lo zucchero semolato fino ad ottenere un composto molto arioso.
A mano, mescolando moooolto delicatamente con una spatola con movimenti dall'alto verso il basso, unire i due composti.
Infine, sempre mescolando a mano con una spatola, unire la farina, la fecola ed in baking precedentemente setacciati tra loro due volte.
Versare nella tortiera imburrata ad infarinata e cuocere in forno preriscaldato a 170 °C per 45-50 minuti (ma regolatevi con il vostro forno).

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