martedì 9 febbraio 2021

Crostoli di carnevale

In casa mia i crostoli - o chiacchiere, frappe, galani o come altro volete chiamarli - sono sempre usciti dalle mani della mia mamma. I suoi sono veramente insuperabili e perfetti: sottili, estremamente friabili, con bollicine piccole, poco dolci e talmente poco grassi ed unti che si direbbero cotti al forno 😋. Ovunque, sia nelle pasticcerie che nei panifici, li vedo spessi, unti, pieni di bolle, che si traducono in briciole sparse ovunque, e di certo non friabili. A mia mamma riescono così bene che io non mi sono mai data la briga di farli. Anche perché la sua è una non-ricetta o una ricetta a occhio-metro, come lo sono per lo più le ricette dei nostri genitori anziani...per non parlare di quelle delle nostre nonne !! Per loro la bilancia non è nemmeno contemplata e le loro unità di misura sono i cucchiai, quando va bene, se non direttamente l'occhio. Ed infatti la sua ricetta prevede 4 uova (e già si potrebbe discutere sulle misure), 5 cucchiai di zucchero, 50 g di burro e...udite udite...farina quanta ne assorbe🙈. L'anno scorso, mio fratello, volendo assicurarsi che la ricetta non se ne andasse con mia mamma - che, per inciso, gode di ottima salute dall'alto dei suoi ottant'anni ma preferisce dedicarsi alla cultura - ci ha provato. E' andato a casa di mia mamma e li ha fatti con lei. Ma non è stato così accorto dal pesare gli ingredienti (ma...io mi dico: cosa li hai fatti a fare se il problema era proprio quello di tradurre in grammi i quantitativi di cucchiai ?!?! 😂). Ieri sono tornata alla carica, risoluta nell'ottenere la ricetta in grammi e, con un dispendio di tempo non da poco😏, ce l'ho fatta. Ci abbiamo messo quasi un'ora per arrivare all'impasto finito 😞; il tutto perché mi sono interrotta in continuazione per pesare la farina. Ma quando li farò con il mio fidato Bimby, basterà una decina di minuti😀. E, quel che più conta, il giudizio unanime è stato che sono "speciali come quelli originali della nonna". La ricetta della nonna passerà quindi ai posteri, con grande gioia di figli e nipoti.

Ingredienti
200 g di uova (4 medie)
150 g di zucchero semolato
50 g di burro morbido
420 g di farina
1 cucchiaio da tavola di grappa 
2 grammi di lievito

L'esecuzione è presto descritta: nel boccale del Bimby, o in un qualunque robot da cucina dotato di lame, inserire tutti gli ingredienti e lavorare quel tanto che serve a formare una palla. Poi impastare a mano quel tanto che serve a rendere liscio l'impasto. Avvolgere l'impasto nella pellicola per non farlo seccare e lasciarlo riposare una mezz'ora. Tirare con la macchina per la pasta: io ho tirato con la mitica Imperia (acquistata dalla mamma nel 1972 ed ancora impeccabilmente funzionante !) al penultimo buco perchè li amo sottili. Friggere in abbondante olio a 180 °C un minuto per lato. Spolverare con zucchero a velo. Se amate le bolle più grosse non fate che aumentare la dose di lievito


2 commenti:

  1. da me si chiamano cenci e li faceva mia nonna.. mi pare di ricordare che lei aggiungeva un cucchiaio di aceto, ma non vorrei sbagliare

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  2. Perfetti Cristina😋anche mia mamma li tira sottili con le bolle piccole😘

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