lunedì 24 febbraio 2020

Frittelle veneziane


Le fritole sono un dolce tipico del carnevale veneziano. Quelle tradizionali, tondeggianti e di dimensione medio-piccola, sono preparate con una pastella di farina, latte, uova e zucchero alla quale vengono solitamente aggiunti pinoli ed uvetta sultanina. Come tutti i dolci di tradizione popolare, le origini si perdono nel tempo e le varianti sono innumerevoli. Durante tutto il periodo del carnevale a Venezia, così come nel Veneto, nelle pasticcere e nei panifici fanno bella mostra di sé vassoi colmi di frittelle classiche con uvette e pinoli, così come vuote o ripiene di crema pasticcera o di zabaglione.

Da "Senza dolce non è vita" di Luigi Biasetto
Ingredienti per 6/8 persone
300 g di farina di media forza
150 g di latte fresco intero
100 g di uova (2 medie)
50 g di burro
40 g di zucchero (io 100)
10 g di lievito di birra
5 g di sale
40 g di pinoli
75 g di uvetta sultanina
scorza grattugiata di mezza arancia
scorza grattugiata di mezzo limone

Mettere in ammollo l'uvetta nell'acqua tiepida e quando si sarà ammorbidita lavarla bene sotto l'acqua corrente (per eliminare almeno in parte l'agente di rivestimento).
In una terrina capiente sciogliere con una frusta il lievito nel latte intiepidito (massimo 30 °C). Aggiungere lo zucchero, le scorze degli agrumi, la farina, il sale ed il burro ammorbidito e formare un impasto molto liscio. Aggiungere gradualmente le uova. Da ultimo unire i pinoli e l'uvetta e formare un impasto morbido ma elastico. Lasciare lievitare finché avrà triplicato di volume coprendo la terrina con un coperchio.
In una pentola, scaldare a 170 °C abbondante olio di arachidi.
Estrarre una part di impasto lievitato con una mano e con l'altro strozzarlo per formare delle palline, facendole cadere direttamente nell'olio.
Mentre cuociono girare più volte le frittelle e, una volta dorate (ci vorranno 3-4 minuti), scolarle e appoggiarle su carta assorbente. Rotolarle ancora calde nello zucchero semolato.
Per renderle ancora più golose, farcirle da tiepide con la crema pasticcera.

5 commenti:

  1. In passato avevo una zia che abitava a Venezia, alla Giudecca e quando andavo nel periodo di Carnevale me le preparava sempre le Fritoe ... buonissime, ne ho un ricordo tanto caro. Devono essere squisite anche queste, si vede.

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  2. Tutte le forme tonde e piccole mi fanno una gran tenerezza, sì anche nei dolci! Ed io che quest'anno non ho avuto voglia di friggere e vedo "cose" buone fritte e tonde come queste comincio a sognarle la notte. Poi tu mi metti dentro anche l'uvetta che adoro!!

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  3. Pensa che quest'anno non ho assaggiato nemmno un dolce fritto..non sai come vorrei rimediare con le tue!!!

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  4. Cri, prova ad aggiungere nell'impasto la mela grattugiata (ricetta tradizionale triestina), poi mi dici....

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