domenica 7 maggio 2017

Visitandines di Betulla


Si è soliti dire che ogni persona è unica nel suo genere. Il che è indubitabilmente vero, seppure spesso vi siano elementi di "ordinarietà" in comune. Per cui è raro imbattersi in persone veramente fuori dall'ordinario e che possano essere definite speciali. Lo stesso vale per le blogger ed i loro blog. Quando si ha la fortuna di imbattersi in un blog senza eguali e nella sua autrice originalissima non li si può perdere di vista nemmeno per un post. Con agile penna e tratto delicato e talora ironico ma sempre arguto, analitico e documentato, Betulla (il suo vero nome l'ha tenuto nascosto per anni perciò lascio a voi il piacere di scoprirlo) vi tiene salda la mano e vi fa viaggiare a ritroso nel tempo e nello spazio per togliere dall'oblio antiche ricette perdute o dimenticate, per condurvi a gustare pietanze tra pagine di antichi testi della letteratura. Vi fa sognare immaginando valli sperdute di montagna e borghi a torto considerati minori, nei quali hanno preso vita piatti ancora celebri. Vi immerge dentro opere d'arte ed episodi della storia, che per i motivi più disparati, raccontano la storia di materie prime arrivate ai giorni nostri. Tra le sue pagine, non troverete mai una ricetta, neppure la più semplice e banale, senza che lei l'abbia calata nel contesto storico e culturale in cui ha preso avvio e ve l'abbia, in un modo tutto suo, resa speciale ed unica. Leggere i suoi scritti è nutrire la mente e l'anima. Perchè l'anima si nutre di fantasia, sogno, desiderio, curiosità, dedizione, cura, attenzione, ricerca, delicatezza: tutti ingredienti che Betulla possiede.
Allora...cosa aspettate ? Andate a conoscerla ! Potete partire anche dalla storia delle sue visitandines.
Ah...dimenticavo...le visitandines sono buonissime (oltre che un'eccellente ricetta per lo smaltimento degli albumi con i quali sarò in guerra per il resto della mia vita da pasticcera)


Ingredienti per 8 dolci (stampo muffins grandi)
4 albumi pari a 140/160 g
150 g di burro
125 g di zucchero
125 g di farina di mandorle
40 g di farina
scorza (solo la parte gialle) di mezzo limone
semi di mezzo baccello di vaniglia

Preriscaldare il forno a 180 °C.
Tirare fuori per tempo dal frigorifero gli albumi di modo che raggiungano la temperatura ambientale.
Fondere in un pentolino il burro a pezzetti e lasciarlo intiepidire.
Betulla scrive di montare a neve un solo albume. Io ne ho montati due con metà dello zucchero: ciò per ottenere una massa di consistenza agevole da incorporare al resto degli ingredienti e più stabile, (l'albume da solo e montato a neve ha una consistenza troppo areata rispetto alla massa restante e inevitabilmente in parte si smonterebbe).
In una ciotola, riunire la restante parte di zucchero, le due farine, i due albumi, il burro fuso e gli aromi e mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo.
Da ultimo, unire, mescolando a mano con una spatola, gli albumi montati con lo zucchero.
Versare negli stampini e cuocere in forno preriscaldato a 180 °C per una quindicina di minuti (me regolatevi con il vostro forno facendo la prova con uno stuzzicadente che deve uscire asciutto).

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