Una frolla friabile con un tocco di rusticità dato dalla presenza della farina gialla. E' fondamentale usare farina gialla finissima, non quella comunemente adoperata per fare la polenta...altrimenti vi sembrerà di avere sabbia sotto i denti !
Ingredienti
350 g di farina gialla finissima
200 g di farina 00
170 g di burro freddo
180 g di zucchero a velo
5 g di lievito per dolci
2 uova medie
scorza di due arance (solo la parte arancione della buccia)
un pizzico di sale
Setacciare le farine con il lievito, aggiungere il burro (freddo) e la scorza d'arancia grattugiata. Mettere in planetaria (o in un robot da cucina) fino a quando il composto è sabbiato.
Aggiungere tutti gli altri ingredienti, lavorando lo stretto indispensabile fino a quando si forma una palla.
Formare un panetto, avvolgere nella pellicola e far riposare in frigo fintanto che il composto si è raffreddato.
Stendere a mezzo centimetro e tagliare con un coppapasta a piacere.
Cuocere in forno preriscaldato. Teoricamente a 180 °C per 10-15 minuti. Ma ogni forno è un caso a sé (nel mio non posso cucinare i biscotti a più di 150 °C)
Impossibile lasciare senza commento dei dolcetti così accattivanti in tutti i sensi: dalla simpatica forma seghettata al lontano profumo d'arancia che si nasconde dietro alla fragranza antica di un "comune" biscotto rustico. Tuttavia, ad elogiare troppo questo biscottino apparentemente semplice, che pure mi ha colpito, si farebbe sicuramente un torto alla ricca gamma di pasticcini già creati dalla Ns. Amica Maga: dai preziosi cantucci al cioccolato bianco e pistacchi(lontani parenti di quelli che comunemente conosciamo e che mettono spesso a dura prova la nostra dentatura), ai canestrelli, ai viennesi o, ancora, ai frollini al cacao e arancia. Insomma, per dirla alla Crozza, "mica siam qui a scrivere alla lavagna i buoni e i cattivi, vero??" Brava, Maga Cri, continua a farci sognare!
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