In campo alimentare, la prima associazione mentale alla quale penso quando sento la parola estate sono l'anguria in primis e le granite. Quand'ero ragazzina, in uno spazio verde prossimo al centro città, non appena il rialzo della temperatura era chiaro segno dell'arrivo dell'estate, sbucava l' "anguriara": un'accozzaglia di tavoli instabili in metallo deformato e sedie in plastica scolorite dal sole che parevano uscite da una cantina, dove un tizio di mezza età in pantaloncini corti e canottiera bianca a costine serviva, trascinando i piedi dentro le ciabatte, quarti d'anguria con tanto di coltello dal manico in plastica colorata conficcato. Le pescava, con una mano sola, da una grande vasca di cemento, ricolma d'acqua che fuoriusciva da una canna in plastica, nella quale galleggiavano decine di angurie a forma di siluro. Affondava la punta di un coltello al centro, quel tanto che serviva per creare una crepa. Poi infilava le dita e le apriva a metà con un colpo secco con le mani. Per mangiare l'anguria bisognava stare seduti a gambe divaricate tenendosi un po' lontani dal tavolo: e questo per evitare che il sugo dell'anguria, scivolando sulla superficie ondulata del tavolo, finisse sulle gambe, anziché sul prato sottostante. Oltre a vendere fette di anguria, il tizio serviva granite. Prelevava di malavoglia il ghiaccio da un congelatore da banco, di quelli da gelato, che di estati ne avevano viste parecchie. Lo infilava in un tritaghiaccio assai rudimentale e ne ricavava una neve finissima che pressava con noncuranza in grandi bicchieri diseguali tra loro e pure sbeccati quà e là. Poi versava lo sciroppo, dava una mescolata approssimativa ed allungava il bicchiere al cliente. Aveva svariati tipi di sciroppi, tutti industriali e coloratissimi. Mi piaceva quel posto, sebbene non vi fosse nulla di aggraziato ed in ordine. O forse proprio per quello. Nessuno di quegli oggetti era di per sè meritevole di utilizzo decoroso. Anzi: tavoli, sedie, coltelli, bicchieri, erano stati, senza dubbio alcuno, riesumati dal buio di una cantina. Eppure sembravano aver preso vita grazie al calore ad alla luce dell'estate incipiente.
Ingredienti
500 g di acqua
80 g di zucchero
50 g di glucosio
25 g di destrosio
180 g di succo di limone
20 g di foglie di basilico
Portare a bollore l'acqua con gli zuccheri. Frullare le foglie di basilico con il succo di limone. Unire i due liquidi e porre in gelatiera. Se non avete la gelatiera, versate il tutto in una vaschetta larga di modo che il liquido sia alto un paio di centimetri al massimo, ponete in congelatore e mescolate di tanto in tanto.
Il glucosio è raccomandabile in quanto gli zuccheri semplici come il saccarosio cristallizzano. Per non favorire la cristallizzazione è consigliabile miscelare il saccarosio con altri zuccheri. E ciò in quanto le molecole di zuccheri di tipo diverso interferiscono le une con le altre e rendono più difficoltosa la formazione del reticolo cristallino. Se non trovate il glucosio ed il destrosio, utilizzate il fruttosio.
La ricetta è tratta dal libro "Gelati e semifreddi - Le interpretazioni di Artigeniale" di Zampieron e Maronati. La prima volta l'ho fatta con le dosi di zuccheri indicate nel libro (che sono doppie rispetto a quelle da me indicate): dire che l'ho trovata nauseante è poco, motivo per cui le ho dimezzate. Ma a me piace il sapore aspro del limone.
La ricetta è tratta dal libro "Gelati e semifreddi - Le interpretazioni di Artigeniale" di Zampieron e Maronati. La prima volta l'ho fatta con le dosi di zuccheri indicate nel libro (che sono doppie rispetto a quelle da me indicate): dire che l'ho trovata nauseante è poco, motivo per cui le ho dimezzate. Ma a me piace il sapore aspro del limone.
Che bei ricordi che hai condiviso...mi è sembrato quasi di essere presente!
RispondiEliminaLa tua granita è tutt'altro che disordinata e sgraziata...è proprio perfetta, elegante e curata!
Mi ricorda molto gli anni '90, quelli della mia adolescenza, ed erano esattamente così i ricordi estivi legati all'anguria! qui però ritrovo compostezza, semplicità e un ottimo abbinamento! Posso farti una domanda? ma il glucosio e il destrosio li trovi nei supermercati o li acquisti online? non sono mai riuscita a trovarli e so che sono utili anche per i gelati! grazie
RispondiEliminaSilvia, gli zuccheri e altri ingredienti "inusuali" li acquisto on line dal sito della Peroni di Roma....a dosi e prezzi umani. Ti lascio il link. Sono efficientissimi nelle spedizioni
Eliminahttps://peronisnc.it/251-zuccheri-e-sostituti
OMG! it looks so delicious!
RispondiEliminaBut why aren't you using some tool for generating recipe cards for your recipes?
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Che buona che deve essere, freschissima!
RispondiEliminafavolosa questa granita!!!
RispondiEliminaIo ho una vera passione per la granita e appena arriva l estate non vedo l'ora di potermela gustare! Solo rigirosamente al limone spremuto fresco i con l'anguria! Perciò non posso che amare questa versione con il basilico! Cristina ricetta magnifica me la segno subitoooo
RispondiEliminaPer quanto riguarda l'anguria ti faccio compagnia; la adoro! Sono capace di mangiarmene una intera (ma grossa da almeno 10 kg ehh!) da sola, nell'arco di una settimana. Le granite mi piacciono ma con misura, anche perchè dalle mie parti, non è che sia Africa ... oggi per esempio, sono qui con le finestre chiuse, fa freschino. Belli i tuoi ricordi, da noi l'angurario è arrivato che ero già grandina. Tanti baci amica ♥
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